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Il Direttore Sportivo della Roma, Walter Sabatini, ha parlato ai microfoni di Sky Sport24.
Sul derby perso
Ovviamente, brucia aver perso una partita a 20 secondi dalla fine, ma abbiamo perso una partita che abbiamo onorato fino in fondo, giocando molto bene il primo tempo, giocando con grande generosità il secondo, anche bene aggiungerei. E’ un risultato che ci addolora, naturalmente. Addolora noi, i nostri tifosi, ma dobbiamo saperlo gestire adesso. Non è stata una debacle, non abbiamo fatto una partita scadente, o una partita agonisticamente e dal punto di nervoso non importante. Anzi, siamo stati in campo dal primo al 93esimo minuto onorando l’importanza della partita e giocandola anche bene per larghi tratti. Quindi, non ci dobbiamo rimproverare niente, fatto salvo che, ovviamente, le sconfitte sono sempre figlie di qualche errore. Gli errori li correggerà l’allenatore, che è molto attento. Luis Enrique di derby ne ha vissuti e partite di grandissimo livello ne ha vissute da calciatore e, comunque, il sentimento è lo stesso, non cambia tra calciatore e allenatore. E’, comunque, un ottimo gestore e devo dire che ho sottoscritto la sua scelta di rimanere in campo con due punte per quasi tutto il secondo tempo, fin quando non è entrato Pizarro, perché lui la partita la voleva vincere.
A che punto è il nuovo progetto?
Riguardando la partita, perché ovviamente ho riguardato la partita, devo dire che stiamo facendo passi importanti. Non ci premia il risultato, ma alcune cose che siamo riusciti a sviluppare in campo sono di grande rilevanza. Io sono molto, molto fiducioso. Lo sono anche perché questo è un gruppo di ragazzi veramente straordinari, inattaccabili da un punto di vista, non dico professionale, perché quello è il minimo, un professionista fa il professionista, ma loro vanno oltre i comportamenti del professionista.
Quando arriverà Baldini a Trigoria?
Spero presto, spero in settimana. Arriva nel momento del dolore, spiace accoglierlo con questo risultato. Spero arrivi il prima possibile.
Quando rivedrà la squadra cosa dirà ai giocatori?
Grazie, dirò grazie. Grazie perché bisogna sempre rivederle le partite, perché in prima battuta c’è una componente emotiva che ci fa trascurare alcuni episodi, alcuni comportamenti. Però, noi abbiamo finito la partita in maniera veramente eroica da parte di qualcuno, per esempio Heinze, che è rimasto in campo zoppicando e, nonostante questo, ha dato il suo apporto fino all’ultimo respiro. Nessuno si è mai sottratto ne alle responsabilità, ne a qualsiasi tipo di intervento richiedesse la gara in quel momento. Sono stati bravi, sfortunati, però, non voglio attingere alla retorica, ma sono veramente orgoglioso di questo gruppo di ragazzi e anche dello staff tecnico. Lo siamo tutti in società e siamo convinti che con loro faremo cose importanti.