Ecco una sintesi dell’intervista a Di Carlo rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
Di Carlo, il Chievo ha battuto il Napoli con una partita d’attesa. Con la Juve sarà una gara tatticamente diversa?
«Al Napoli non lasciammo campo per le ripartenze e nella ripresa accelerammo sulle fasce creando i presupposti per la vittoria. La Juve gioca con il baricentro più alto, dovremo modificare qualcosa per evitare le loro transizioni veloci sulla trequarti. Non lasceremo nulla al caso».
Si aspetta una Juve con il 4-2-4 o con il 4-1-4-1?
«Cambia poco: se giocherà con il 4-2-4, una delle due punte si muoverà tra le linee. Di sicuro mi aspetto che i bianconeri facciano la partita: Conte è stato bravissimo a portare la sua mentalità offensiva in un gruppo che ha voglia di riscatto. Spero che non giochi Del Piero: resta tra i migliori della Serie A».
Blocchi Pirlo e blocchi la Juve: è vero o è un falso problema?
«Non è un falso problema, ma non è sufficiente. La pressione su Pirlo va accompagnata da un atteggiamento aggressivo e da linee corte per evitare il fraseggio. Altrimenti giocatori intelligenti come Vidal e Marchisio ti distruggono».
Quale sarà la chiave della partita?
«L’interpretazione dei momenti: quando saremo aggrediti dovremo essere bravi a non farci travolgere. Ma ci sarà anche l’attimo in cui la Juve rifiaterà e noi dovremo coglierlo cercando di essere imprevedibili».
Quante volte ha visto Juve-Milan?
«Una. E ho visto una volta e mezza Catania-Juve…».
Cosa dirà ai giocatori domenica mattina?
«Una frase che ripeto spesso: “Tutta la settimana lavoriamo per vincere, adesso andiamo in campo per farlo”».