Lavezzi parla del suo digiuno di gol al San Paolo al Corriere dello Sport: « Per me un assist vale quanto un gol e restar senza segnare non mi crea problemi».
PERO’ IN TRASFERTA – Ma il Lavezzi che non t’aspetti, mai, ha in realtà una doppia vita e la sua astinenza al San Paolo è felicemente occulata dalla prolificità esterna: il pocho ha un’anima errante e questo silenzio prolungato in quello stadio ch’è un po’ il suo santuario, lascia il tempo che trova per una città aggrappata alle veroniche, ai dribbling e alla contraddizioni d’un idolo a cui Mazzarri ha suggerito la soluzione giusta: «E’ un attaccante straordinario che ha ancora ampi margini di milgioramento enormi, soprattutto sotto porta: ha una facilità di calcio con il sinistro come con il destro che a volte lo tradisce, perché gli fa persino dimenticare che lui può permettersi qualsiasi cosa con entrambi i piedi».