NAPOLI. Nasce il nuovo asse tra Barca e Napoli

Ventisette anni fa erano arrivate ai ferri corti per il trasferi­mento di Maradona: da una parte, la diffidenza del Barcellona sulla solidità finanziaria del Napoli; dal­l’altra, l’ ostinazione ed anche la scaltrezza ( quel fax spedito dalla sede del Barca all’insaputa dei diri­genti) nel portare a termine l’opera­zione. Oggi a distanza di tempo, tra Barcellona e Napoli è spuntata una simpatia forte e sincera che potreb­be anche sfociare in un asse calci­stico importante quanto proficuo. Tutto grazie a quell’amichevole del 22 agosto organizzata in virtù del­l’amicizia tra il presidente del Bar­ca, Sandro Rosell ed il dg del Napo­li, Marco Fassone.

Rosell e gli altri consiglieri del Barca simpatizzarono subito con De Laurentiis. Ricordavano quel Napo­li che era riuscito a strappare loro Maradona nel 1984 e svanire poi nel nulla nel corso degli anni.«Compli­menti – ripeteva Ro­sell a De Laurentiis –avete onorato la sera­ta del Gamper, il ri­sultato conta relati­vamente. Ci rivedre­mo presto. Buona Champions ».

Il feeling è scattato anche tra i due tecnici. Guardiola e Mazzarri chiacchierarono per oltre mezzora di mo­duli, di giocatori e di sistemi di allenamen­to. Si scambiarono i cellulari. Scontato di­re di quali giocatori si informò di più di il tecnico del Barca: di Lavezzi su tutti ed a seguire di Ca­vani ed Hamsik. Ed anche Pep sprecò i complimenti per quella squadra che ventisette anni fa ave­va strappato Maradona al Barcello­na, involandosi verso due scudetti ed una Coppa Uefa.

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