NAZIONALE-Tanto è un gioco. Voglia di stupire. Così l’Italia pensa in grande

Prandelli racconta alla Gazzetta dello Sport qualche retroscena sulla sua Italia: «Quando è cominciato questo ciclo ho detto ai senatori: “Avete voglia di stupire? Di mettervi in discussione sul gioco? Se avete entusiasmo, sarebbe bello trasmetterlo a tutti”. E così è avvenuto. Ora stiamo facendo qualcosa d’importante e la partita con la Serbia lo ha dimostrato. Anche se non contava, perdere sarebbe stato brutto e le critiche non piacciono a nessuno. Per questo ho detto che era meglio aver rabbia in corpo qualche giorno prima che qualche giorno dopo. I complimenti? Spero che Stankovic abbia ragione, così come sono invece convinto che Buffon abbia giocato in Nazionali bellissime, ma questa squadra sta dimostrando personalità anche su campi difficili come il Marakana. I ragazzi non hanno paura perché tutti sanno ciò che devono fare. Giusto che loro adesso pensino in grande, tanto ci sono io a fare da pompiere. A me le critiche piacciono perché servono. Ora ci aspetta l’Irlanda del Nord, e pur dando spazio a chi ha giocato meno, non vorrei stravolgere la formazione ma dare continuità»

All’Europeo tutto sarà possibile: «Ci sono club che, per blasone e per momento, sono al top, ma la storia insegna che in manifestazioni del genere ci possono essere sempre sorprese. E noi dobbiamo farci trovare preparati»

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