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DONI AMAREGGIATO – Cristiano Doni, dopo il ricorso respinto dalla Corte di Giustizia federale contro i 3 anni e 6 mesi disqualifica per il caso scommesse, dimostra tutta la sua amarezza per non poter giocare più giocare a calcio:
«Sono amareggiato, deluso e soprattutto sconcertato. Mi sento preso in giro. Mi sento calunniato da una serie di persone di poca credibilità. Ma non posso accettare che anche i giudici travisino i fatti. Perchè in primo grado erano stati solo superficiali, ma in secondo grado è stato peggio. Mi sento la vittima di una sentenza esemplare, nel senso che hanno scelto di colpirne uno per educarne cento. Ed è meglio colpire uno conosciuto, che dei giocatori di serie C con minor interesse mediatico. Scrivono di continui rapporti di Doni con Erodiani, Bellavista, Parlato, Gervasoni e Santoni. Ma è acclarato che io conosco solo Santoni. Mai parlato con gli altri, mai sentiti e mai conosciuti».
Su Paoloni, che aveva dichiarato «Sono sicuro del suo coinvolgimento nella partita Atalanta-Piacenza, Doni risponde: «Ma negli atti non c’è nessuna dichiarazione del genere rilasciata da Paoloni. Che l’11 luglio non è stato interrogato da nessuno. E mi dite che questa è giustizia?». Poi una ammissione su Atalanta-Piacenza: «Il sospetto c’è, non sono scemo, lo vedo anch’io. Che ne so se qualche giocatore del Piacenza ha fatto dei guai… E poi se uno vuole perdere state sicuri che non lo va a dire agli avversari, non ho mai visto una cosa del genere… Ma dai… Ma io che colpe ho?»