L’ordine di papà e di Allegri El Shaarawy, giù la cresta
Ha segnato il primo gol a San Siro ma ieri ha dovuto saltare la laurea del fratello: più di 300 sms ricevuti. E domani sarà ancora titolare
(foto Getty Images)
Gli sarebbe piaciuto andare a Torino per assistere alla laurea del fratello Manuel, ma Stephan El Shaarawy si è dovuto “accontentare” di mettere a segno il suo primo gol in maglia rossonera. «Vista la situazione non ci è sembrato opportuno chiedere un permesso. Il Milan ha tanti attaccanti infortunati e sabato Stephan potrebbe giocare ancora. Era più giusto che facesse allenamento». Racconta papà Sabri alle pagine de La Gazzetta dello Sport. «Manuel ha quasi 5 anni più di Stephan — racconta ancora il papà, che vive con lui a Milano, zona San Siro — sono amici più che fratelli. Sono state due giornate intense e bellissime. Non ci aspettavamo il gol, è stato tutto così improvviso. Però la strada è ancora lunga e mio figlio lo sa. Dopo la partita non gli ho detto nulla: ormai non ha più bisogno di consigli. E’ assennato e sa che deve solo aspettare e fare il suo dovere». Un ragazzo con la testa sulle spalle “Il Faraone“, ma ora per lui arriva il difficile: non montarsi la testa. Tutti i compagni lo hanno festeggiato ma al contempo gli hanno lanciato questo monito. Anche Allegri gli ha parlato a lungo lo ha lodato per l’impegno però ha aggiunto che per migliorare deve allenarsi con più intensità. Domani contro il Cesena tocca di nuovo a lui.