Lazio, Klose parla da leader
«Cesena fondamentale, ma ora abbiamo altre tre partite difficili: la strada è lunga»
(foto Getty Images)
Sta diventando il leader di questa Lazio. Gli sono bastate pochissime partite per dimostrare a tutti quanti che è ancora un giocatore di livello, uno dei migliori centravanti della Lazio degli ultimi 20 anni. A 33 anni l’ex centravanti del Bayern Monaco sta benissimo, si sente in forma e anche al Manuzzi è stato determinante, non solo per il gol capolavoro ma anche per il sacrificio in fase di ripiego: negli ultimi minuti è rientrato nell’area di rigore di Marchetti per difendere il successo, ha corso per novanta minuti e passa. Questo è quanto si può leggere nell’articolo di oggi de Il Corriere dello Sport firmato da Fabrizio Patania.
RIGORE- .«Un modello, un esempio»ha spiegato Reja.«Non ha giocato tre Mondiali per caso. I campioni sono grandi quando capiscono che nel calcio esistono due fasi e Miro nel finale si è sacrificato per aiutarci a portare a casa i tre punti». Nell’episodio del calcio di rigore, Miro ha dimostrato di essere un fuoriclasse: poteva battere lui l’estrema punizione ma ha deciso di lasciarlo ad Hernanes che aveva bisogno di sbloccarsi.
TRITTICO- Il tedesco parla già da leader consumato: lo ha fatto dopo la partite del Manuzzi. « Vincere con il Cesena era fondamentale. La squadra si è espressa su buoni livelli, abbiamo vinto, ma la strada è ancora lunga. Adesso abbiamo tre partite difficili tra campionato ed Europa League» ha raccontato Miro al quotidiano tedesco “Die Rheinpfalz”.