Reja: attorno a noi c’è del marcio
«Lazio, il quadro è buono ma la cornice non va…»
(foto Getty Images)
Ha incassato la fiducia del gruppo e del presidente, ha deciso di andare dritto per la sua strada e stasera si siederà in panchina per guidare la sua squadre nella trasferta del Manuzzi.
Ma i fischi dei tifosi, quelli ci sono stati e probabilmente ci saranno ancora, visto le sue ultime dichiarazioni: «Non serve fare il punto. Lo sapete tutti per filo e per segno quello che è successo. Gli spifferi ci sono dappertutto, anche qui vicino alla Lazio. Ho avuto un confronto con la squadra, ho avuto un confronto con il presidente e dopo questo dibattito, questo chiarimento, d’accordo ho deciso di proseguire la mia avventura alla Lazio. Tutto qui. La situazione non era certo facile, sapete il disagio che ho a lavorare in un ambiente come questo, perché a Roma è difficile. Posso fare un paragone: il quadro è buono, è la cornice che è marcia. Io non devo solo vincere, qui devo stravincere. E non si può. E’ chiaro che l’altro giorno abbiamo perso, ci sono delle critiche, mi sembra normale, non abbiamo fatto una grande partita, però abbiamo fatto un buon primo tempo, creando delle buone opportunità. Ma qui c’è sempre una critica. E’ chiaro che anch’io mi faccio delle domande, mi metto in discussione. A questo punto avevo necessità di chiarire com’è la situazione all’interno. Ho parlato con la squadra, ho parlato con il presidente e qui abbiamo chiuso il discorso. Adesso guardiamo a Cesena con più equilibrio, perché io anche finita la partita con il Genoa avevo parlato con il presidente. Non è che mi alzo la mattina e dico “no basta, ho chiuso”. Ci sono dei confronti costanti. E allora abbiamo voluto confrontarci sotto questo punto di vista, perché le dimissioni si danno, si scrive, si manda la lettera alla società e uno se ne va. E avevo bisogno di trovare qualche sicurezza in più rispetto a quella che ho già. So che il presidente mi ha sempre stimato, è sempre stato vicino, sapendo bene anche i momenti di difficoltà, perché lui sa quali sono, sa tutto. Anche finito il campionato scorso, sapeva quali erano le mie intenzioni: sotto questo punto di vista non penso ci sia niente da chiarire. Adesso chiudiamo questa situazione e andiamo avanti, guardiamo avanti».
Parole che potrebbero essere offensive per i tifosi e le stampa ed allora il tecnico cerca di raddrizzare il colpo: «Correggo. Diciamo che la cornice è un po’ tarlata. Non è un discorso in senso generale. Ci sono delle situazioni che conoscete anche voi. Il problema c’è attorno alla Lazio, c’è sempre stato. Io mi faccio degli esami di coscienza quando parlo e quando vengo criticato. Quando un quadro è tarlato, ci sono delle parti buone e delle parti bucate e va magari aggiustato».
fonte: Il Corriere dello Sport