(Foto Getty Images)
La Roma ha giocato più e meglio dell’Inter, verrebbe da dire ha giocato, in senso tecnico e tattico, solo la Roma, ma alla fine la grande occasione è arrivata sui piedi di Sneijder e, senza la miracolosa deviazione del debuttante Kjaer, in crisi (di risultati) sarebbero rimasti i giallorossi. Così invece la partita di San Siro ha mostrato le idee chiare di Luis Enrique e quelle offuscate di Gasperini, che ha chiuso, in casa, una partita che doveva vincere, con Zarate, una seconda punta, in attacco più 6 centrocampisti. Il campo era molto scivoloso perchè su Milano si era scatenato un nubifragio e per tutto il primo tempo è continuato a piovere. Dopo un quarto d’ora è partito il primo contropiede dell’Inter, Cambiasso per Lucio, uscita con perfetto tempismo di Stekelenburg, ma il brasiliano non ha tolto il piede e ha centrato la testa del portiere olandese, che è svenuto sul campo. Lucio è stato ammonito e Stekelenburg portato in ospedale.
Con una pazienza infinita, la Roma continuava a tenere palla nel centrocampo dell’Inter che mostrava in tutta la sua crudezza limiti di gioco sempre più preoccupanti. L’ultimo cambio di Gasperini è stato quello di un allenatore che non si fida della sua squadra e che ha una paura folle della sua panchina: fuori Forlan, dentro Muntari, con Pazzini rimasto in panchina. San Siro ha vomitato la sua rabbia per quel cambio. L’Inter ha alzato improvvisamente il ritmo nel finale e l’ultima grande occasione della partita è stata di Sneijder: tiro in piena area a botta sicura, deviazione in angolo di Kjaer.