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Daniele De Rossi mastica amaro per la sconfitta al debutto in campionato della Roma. Non è bastato il suo gol, giunto in pieno recupero, per evitare una clamorosa sconfitta interna ad opera del Cagliari: “L’identità la squadra ce l’ha e l’impostazione anche. Manca un bel po’ di concretizza, arriviamo tante volte dentro l’area per concludere ma non arriviamo mai a rete. Bisogna creare un’identità vincente oltre che bella e che mantenga il possesso palla tutta la partita. L’ambiente? L’ho sentito abbastanza tranquillo, c’erano applausi a fine partita ma non so come vivrà i giorni successivi alla sconfitta. Ci sarà nervosismo perché la piazza ha voglia di Roma, oggi con un caldo torrido c’erano 50000 persone e questo amore spesso si trasforma in impazienza. Il caldo non può essere un alibi perché riguardava anche il Cagliari. Non credo ci voglia uno scienziato per far giocare le prime 5 partite di sera e quelle di dicembre del pomeriggio. L’atteggiamento di Luis Enrique? Durante la partita non è che sia stato lì a guardare, io lo trovo una persona equilibrata e serena. L’allenatore che non vince è sempre solo e dispiaciuto, ma mi trovo bene, non mi sembra una persona distaccata. Tiene molto a cuore questa avventura. Il rinnovo? Non ero venuto per parlare di questo, non ce n’è bisogno di parlarne giorno dopo giorno. Ci saranno incontro, non lo vivo con ansia. E’ un momento difficile per la squadra, penso a tutto tranne che al contratto”.