NAZIONALE. Prandelli: “Dobbiamo migliorare tanto”. Pazzini: “Ci voleva una serata così”

(Foto Getty Images)

Le dichiarazioni dei protagonisti di Italia-Slovenia ai microfoni Rai.

CESARE PRANDELLI
E’ una forte emozione, raggiungere matematicamente la qualificazione al Franchi è per me qualcosa di speciale. Se pensiamo a come siamo partiti, penso che la squadra abbia fatto grandi passi. Dobbiamo migliorare tanto, ma stasera devo elogiare i giocatori perché fino alla fine – caratterialmente – hanno cercato di vincere la partita. Gli attaccanti? Ho deciso di giocare con le tre punte quando ho visto che a centrocampo avevo un buon equilibrio. Paradossalmente abbiamo avuto meno occasioni con le tre punte, ma nel calcio quando si segna si esalta la giocata. Balotelli? Deve pensare solo a giocare, perché lo sa fare. E’ entrato molto sereno. Dove si deve lavorare? Sicuramente dal punto di vista del gioco. Bisogna essere pronti anche quando si cambia assetto tattico. Penso che potremo lavorare con i giusti obiettivi. Ho visto una squadra che ha cercato sempre di giocare, ma non sempre trovi tempi giusti e formazioni che si difendono con attenzione. Abbiamo tenuto il possesso palla, avendo gli spazi siamo andati bene e la strada è questa.

GIAMPAOLO PAZZINI
E’ una serata bella,fa piacere aver trovato il gol decisivo perché in Nazionale finora ho segnato poco. Messaggio a Prandelli? Lui mi ha sempre tenuto in gran considerazione, adesso la coppia Cassano-Rossi sta facendo molto bene e non c’è da far polemica. I gol mi piacciono tutti, ci voleva una serata così. Rossi e Cassano? Antonio è più una seconda punta, ci conosciamo benissimo da tempo. Beppe è piccolino ma è più una prima punta, gli piace finalizzare. Ha fatto bene anche Balotelli, è entrato bene in partita. C’è da fare i complimenti a lui e a tutta la squadra.

FEDERICO BALZARETTI
Sono contento per la qualificazione, le prestazioni dei singoli sono meno importanti. Conta quello che abbiamo ottenuto come gruppo. E’ il primo anno che faccio parte di questa squadra e abbiamo già raggiunto un traguardo importante. Siamo uniti, lavoriamo con piacere negli allenamenti e c’è spirito e gioco giusto. Ci sono tante componenti che fanno sì che arrivino questi risultati, per adesso abbiamo compiuto solo un piccolo passo. Era la prima partita da 90 minuti stagionale che facevo, avevo un po’ di timore all’inizio. Abbiamo rallentato un po’ nei primi 20 minuti della ripresa, poi con gli innesti di Balotelli e Pazzini abbiamo cambiato di nuovo marcia. Volevamo questa vittoria e siamo riusciti a trovarla. Al Psg a gennaio? Non è vero, anche se nel calcio non si può mai sapere. C’è stato questo interessamento ma non è vero, sono abituato a pensare partita dopo partita. A Palermo c’è stata questa rifondazione ma partiamo carichi e stiamo bene. Con l’Inter abbiamo poco da perdere.

ANDREA RANOCCHIA
Siamo contenti, oggi l’obiettivo era raggiungere la qualificazione e ce l’abbiamo fatto. Ora abbiamo tempo per lavorare fino all’Europeo. Rispetto alle Far Oer è migliorata la qualità degli attaccanti che abbiamo trovato di fronte, ma ci siamo difesi bene. Intensità? Per ora abbiamo fatto solo ritiro, manca un po’ il ritmo campionato. Stasera siamo bravi, la palla sembrava non volesse entrare ma non abbiamo mollato. L’abbraccio con Chiellini? Sia per la qualificazione sia perché non abbiamo subito gol.

GIORGIO CHIELLINI
Se ripensiamo a un anno fa, neanche il più ottimista pensava di qualificarsi con due turni d’anticipo, con una crescita simile. Oggi abbiamo affrontato una squadra con qualità, chiusa e con ottime ripartenze. Storicamente a settembre l’Italia soffre, ma noi stiamo andando avanti vincendo senza prendere reti. Questo significa che stiamo lavorando bene, non è mai la qualità di un solo reparto a far bene, ma è tutto l’equilibrio di gruppo. Un anno fa non riuscivamo a trovare distanze e spazi giusti per attaccare e difendere. E’ innegabile che tanto merito vada al mister ma anche a noi che stiamo crescendo. Volevamo questa vittoria a tutti i costi, molto più di quanto si possa pensare. C’era volontà di chiudere in casa, si pensava di trovare un ambiente freddo a Firenze ma ci è piaciuto tanto. Il possesso palla? Stiamo trovando squadre che si chiudono oltremodo, con attaccanti che difendono sulla trequarti. Quindi facciamo girare palla per cercare il varco, dovevamo cercare più profondità tra le linee ma in queste due gare ci siamo riusciti meno perché non siamo ancora brillanti. Juventus? Da domani mi calerò in un’altra realtà, con un sistema diverso. La verità è che bisogna sempre correre tutti, non esistono quattro giocatori dietro alla linea della palla sempre, altrimenti noi in difesa moriamo.

RICCARDO MONTOLIVO
Coroniamo un anno di lavoro, abbiamo fatto tanti sacrifici lavorando bene e siamo contenti di aver centrato l’obiettivo. Nel primo tempo abbiamo trovato una squadra ben organizzata, ma siamo andati vicini al gol. Facendolo la partita sarebbe cambiata. Nella ripresa la stanchezza si è fatta sentire e abbiamo fatto un po’ più di fatica. Il gol è stato meritato, anche se è arrivato soltanto alla fine. Il pubblico di Firenze? Onestamente mi aspettavo che venisse diversa gente, il clima era coinvolgente. Ringraziamo tutti i tifosi, ho visto tante famiglie e bambini. Penso sia stata una serata piacevole. Gli inserimenti dei centrocampisti? Prandelli ci chiede di andare senza palla. Con le Far Oer siamo venuti tutti un po’ incontro, oggi l’input era andare alle spalle dei difensori. La mia stagione? Mi aspetto un grande campionato, mi allenerò seriamente come ho sempre fatto negli anni passati. La squadra penso sia buona. Le trattative per il contratto? Non si sono mai interrotte, i colloqui ci sono sempre stati. Balotelli? Quando entra in campo fa la differenza, oggi ha fatto benissimo. L’unica cosa che dovevamo dirgli era di stare tranquillo e fare ciò che doveva. Ha dribblato e calciato, sono contento per lui.

GIUSEPPE ROSSI
Era una partita molto difficile, loro si sono chiusi bene e noi abbiamo cercato il momento giusto per sfondare. Abbiamo creato qualche pericolo e alla fine abbiamo tenuto noi la partita in mano. Un gran gol del Pazzo e andiamo a casa tutti contenti. L’attacco a tre? Io posso giocare dappertutto, alla fine il mister decide e noi faremo il meglio. La Champions League? Le favorite del nostro girone sono Villareal e Napoli. Tutte le partite sono belle, stadi caldi e quindi è questo che vogliamo.

GIANLUIGI BUFFON
Siamo andati contro la storia che di solito ci vede soffrire fino all’ultima partita. Questo ci fa molto piacere perché dà convinzione ed entusiasmo. Risorgere in maniera spiccia dalle ceneri del Mondiale 2010, non lo avrebbe pronosticato neppure il più ottimista. E’ stato un esame molto ostico, abbiamo incontrato una squadra che ha pensato più a difendersi. Se non riesci a sbloccare il risultato immediatamente, rischi di andare incontro a difficoltà. Siamo stati bravi ed equilibrati, concedendo il giusto. E’ stato molto buono il lavoro delle punte e grandissima l’entrata di Balotelli e Pazzini, che ci hanno permesso di vincere con la loro rabbia e determinazione. Questo ci fa capire che il gruppo è unito e ha voglia di vincere.

DANIELE DE ROSSI
Questo è un gruppo che sta crescendo partita dopo partita e trovando un’identità propria, grazie alla bontà del lavoro che facciamo. Questa è la soddisfazione più grande. Ci mancherebbe che manchino le motivazioni in Nazionale. Il gruppo lavora in una dimensione ben precisa e si vede in campo. La dimostrazione è che chi entra da sempre il proprio contributo, come Balotelli. Spesso c’è qualche giornalista a cui piace raccontare storie o casi che non esistono. C’è chi parla del nulla, ma noi ci prendiamo sempre le nostre responsabilità. I-pad e i-pod ce ne sono diecimila. Mario a volte si è meritato le critiche, altre no. Cellino ha detto che Totti ormai può fare solo lo show-man? Cellino ci ha abituato a queste sortite. Vediamo cosa suonerà Totti domenica. Io starei molto attento, se fossi un avversario, a parlare di Totti prima di incontrarlo. Lo hanno già fatto l’anno scorso al derby di ritorno, l’ho sentito fare a tanta altra gente, ma il risultato è sempre quello. Un conto sono le critiche che possono piovere addosso, un conto è sparare frasi così.

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