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ABETE SULLO SCIOPERO DEI CALCIATORI – Il presidente federale Giancarlo Abete è intervenuto questa mattina a ‘Radio Anch’io lo Sport’, tema caldo quello dello sciopero dei calciatori: ‘La Lega non ha rispettato gli impegni presi. Zamparini ha ragione quando dice che bisogna tornare a giocare. Questo sciopero è assolutamente incredibile. Una delle due problematiche su cui si basa non ha alcuno spessore: l’interpretazione dell’articolo 7 è presente da 25 anni e ha provocato solo pochi contenziosi per mobbing. Tutti i giocatori hanno diritto di essere allenati in modo che venga salvaguardata la loro professionalità. Essendosi allargate le rose nel corso degli anni, è chiaro che ci sono equilibri che variano da società a società, ma questo irrigidimento sull’articolo 7 è eccessivo: l’accordo in materia era stato raggiunto il 7 dicembre, è sufficiente leggere la rassegna stampa del giorno dopo. Poi la Lega ha cambiato idea: è legittimo farlo, ma è anche giusto dire che non ha rispettato gli impegni presi’.
‘Purtroppo siamo molto provinciali. Il calcio italiano è all’interno del circuito internazionale di Uefa e Fifa: pensare che le idee del singolo possano modificare il sistema mondiale significa essere fuori dal mondo e avere una mentalità provinciale. Il singolo imprenditore, presidente di una società di calcio, se non riesce a trovare all’interno della Lega la quadra sulla norma sugli accordi televisivi, come può pensare di cambiare le regole mondiali? E’ un problema metodologico, la governance non funziona. Sono necessariamente ottimista: la seconda giornata di campionato si deve giocare. E pazienza se l’Italia giocherà due partite di qualificazione agli Europei senza nessuna partita di campionato alle spalle. Dovremmo stare più attenti alla qualità del nostro calcio: se ci concentrassimo sugli aspetti tecnici per rimanere competitivi in campo internazionale, sarebbe meglio’.