(Foto Getty Images)
Le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis a margine dell’Assemblea di Lega: “C’è stata una votazione con solo due contrari. C’è unanimità di intenti. Non vogliamo fare la guerra a nessuno. Per me è sempre stato un problema culturale. Quando mi sono messo in contrapposizione creativa e costruttiva, ho sempre pensato che l’obiettivo fosse il bene del calcio. La Federcalcio è vecchia, la Lega siamo noi ma non lo abbiamo ancora capito. I calciatori hanno un giovane brillante e intelligente come Tommasi, un secondo estremamente preparato. Con loro ci si deve sedere per innovare un contratto vecchio ed inesistente, di derivazione di 30 anni fa. Ogni volta che si rinnovano si cambia qualcosa. E’ un problema che c’è da tempo, non possiamo stare sempre con la pistola alla tempia. Dobbiamo imparare a razionalizzare un discorso che è industriale. I calciatori sono delle aziende. C’è anche un fatto innaturale, ossia che sono dei lavoratori dipendenti. Vi sembra che io debba discutere se la tassa la debba pagare io? Io devo solo trattenere e versare, se poi ho fatto un contratto al netto significa che ho sbagliato e pagherò. Un elemento di modernità? Ci deve essere la consapevolezza che siamo tutti coinvolti in una modernizzazione del calcio”.