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La sentenza di primo grado ha confermato la penalizzazione (6 punti) comminata all’Ascoli, diminuendo la pena pecuniaria. Questo il pensiero dell’avvocato dei marchigiani, Enzo Proietti, ai microfoni di Sky: “Lo sconcerto rimane, abbiamo avuto una riduzione sull’ammenda ma ci aspettavamo quella sui punti. Come sempre abbiamo detto, l’Ascoli era all’oscuro di questa vicenda e non è giusto rispondere degli illeciti altrui. E’ un’applicazione troppo rigida del concetto di responsabilità oggettiva. Non si può far ricadere tout court la responsabilità dei colpevoli/tesserati su quella della società. Secondo me qualcosa non ha funzionato, la velocità nella decisione non la ha resa troppo efficace. In tempi strettissimi prepareremo il ricorso davanti alla giustizia sportiva, entro questa settimana. Si inizierà a fare quello che abbiamo già fatto per il primo grado, con contenuti diversi. Poi porteremo la vicenda davanti al Tribunale del Coni e, se ci saranno i profili, vedremo se sarà possibile ricorrere davanti alla giustizia ordinaria. Questi principi davanti al Tar avrebbero un’applicazione diversa”.