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Importanti rivelazioni di Aurelio De Laurentiis sul calciomercato. Il presidente del Napoli è intervenuto a Sky Sport 24 rilasciando le seguenti dichiarazioni: “Sono molto contento perchè abbiamo rafforzato difesa e centrocampo. L’ultima mossa l’ho già fatta, dovendo mantenere il numero intatto e non muoversi dai famosi 12+2. Tempo fa ho telefonato a Rossi e al Villareal e gli ho fatto una proposta precisa. Evidentemente lui è un italiano nato in America, non conosce Napoli e molto spesso bisogna far capire cos’è la realtà Napoli calcisticamente parlando. Capisco che l’ambizione di anadre al Real sia palese. Lui non mi ha detto no, questo è avvenuto circa 4 settimane fa. Poi non ho potuto dare seguito, ma adesso li cercherò e vedrò cosa si potrà fare. Se lo dovessi chiamare e mi servisse a gennaio lo pago fin da adesso e mi piacerebbe averlo tra le fila del Napoli. E’ finito il calciomercato per la stagione di Mazzarri, ma sono sempre stato di parola. Per il Napoli il mercato è sempre aperto. Fernandez è stato acquistato l’anno scorso come stagione calcistica ma è arrivato quest’anno. Ho parlato con Vucinic e mi disse che voleva andare assolutamente a giocare in Inghilterra per problemi personali. Avevo offerto più di quanto lo ha pagato la Juventus ma poi non ho insistito. Parlo personalmente coi calciatori, ho parlato sia con la Roma che con il calciatore. Non voleva venire e io non devo convincere nessuno. Napoli è una grande piazza, o la si capisce o non la si capisce. Se l’ho scelta io venendo dagli Stati Uniti, dovrebbe saperlo anche uno che vive a Roma e sceglie Torino piuttosto che Napoli. Va benissimo lo stesso. Ho trovato Rossi un ragazzo molto pacato, meravigliato della mia telefonata. Mi ha ringraziato, si è dichiarato onorato di tanta attenzione. Se fosse vero o non vero lo vedremo, io tornerò alla carica. Adesso vado a Barcellona il 22 e mi tratterrò il 23 e il 24 per vedere con i miei occhi come è organizzato alla grande. Sono una spugna pronta a recpire il meglio per poterlo utilizzare nelle mie imprese. Lavezzi ha una clausola rescissoria nota, se qualcuno metterà sul tavolo questa cifra e qualora il ragazzo amasse quella società che proponesse di pagare quanto previsto dalla clausola, noi saremo costretti a cederlo. In quel caso cercheremo una soluzione. Balotelli lo trovo estremamente simpatico e dirompente, e quando uno è dirompente preferirei che trovasse qualcun altro per estrinsecare la sua dirompenza per non scassare da noi. Così quando avrà dimostrato una clama e una serenità maggiore che gli permetta di esprimere il massimo delle capacità calcistiche, forse saremo noi a farci avanti con Balotelli. Quando qualcuno si dovesse fare avanti, ma non è il caso di Balotelli, vuol dire che non si trova bene dove sta. A me ha fatto piacere l’altro giorno quando sulla Gazzetta dello Sport ho visto due pagine dedicate a tutti i flirt più importanti. Noi eravamo quarti tra coloro che avevano il bilancio a posto, ce ne erano altri in penalty rosso. Allora adesso mi viene da ridere, perchè questo fatto di voler sempre ottenere tutto andando fuori misura con il denaro, come la mettiamo Platini? Che succede con il fair play? Libera anche noi così possiamo competere con i russi, se il mercato ce lo permetterà. Eto’o? Se Moratti dovesse ricevere un’offerta di 200 milioni per sè, mi alzo alle 6 del mattino, lo vado a prelevare e lo accompagno fin dove deve portarlo. 40 milioni? Io non lo venderei. Lavezzi ha dimostrato di essere un giocatore estremamente utile al Napoli, ma se dovesse decidere che il suo futuro è altrove non lo potrei di certo trattenere e dovrò prendere qualcuno che abbia maggiori capacità. Non potevo mandare un nostro preparatore a Porto Rotondo per farlo allenare. Mi sono inquietato perchè nessuno mi ha informato, spero che tutto ciò sia stato fatto senza un secondo pensiero. Chi al posto suo? Non ci ho pensato ancora. Derdiyok? Penso che il Napoli meriti qualcosa di più. Sono abituato a prendere decisioni in 5 minuti. La mia scuola è il cinema e se non decidi subito, perdi denaro. Se inizia a piovere e non sai cambiare programma, perdi dei soldi. Se il film viene male e tu non prendi immediatamente la decisione di come cambiare delle cose, perdi. Nella mia vita è sempre una questione di tempi. Devi essere presente e devi avere tempi giusti. Interventi non ne ho mai fatti perchè quando non so una cosa, non mi muovo. Quando sono diventato presidente del Napoli, non sapevo niente di calcio. Non potevo fare alcun commento, dovevo vedere e ascoltare. E’ stata una sublime scuola di vita, è stato come andare in un college formidabile e divertentissimo in cui arriva il momento che quello che impari, impari. Ognuno ne fa la sintesi che crede, ho il mio carattere, ho 62 anni e se considero qualcosa che non mi sta bene lo voglio poter dire anche a rischio di diventare sgradevole e antipatico. Rossi o Vucinic quest’anno? Non mi avete capito, forse eravate distratti dal pensare di formularmi altre domande. Se da qui al 31 agosto va via Lavezzi avrei preso Vucinic o Rossi. Se Lavezzi fosse andato via a gennaio, sarebbero subentrati a gennaio. Se Lavezzi non fosse voluto rimanere, li avremmo comunque presi per giugno dell’anno prossimo, cercando di conciliarli.
Stamattina Moratti mi ha detto che ha fatto un contratto di quelli che dico io. Non vi posso dire chi. In Germania tutti i calciatori firmano un contratto di cessione di diritti d’immagine. La trattativa più piacevole? Quella per Cavani e quella per Inler. La prima è stata il coronamento di una mia intuizione. Lo avevo voluto negli anni precedenti ma mi era stato sconsigliato, poi con Zamparini ci siamo messi d’accordo in un secondo. Un giorno mi ha chiamato e mi ha detto che sarebbe venuto, ci abbiamo messo 5 minuti per trovare l’accordo. La maschera da leone per Inler? Quella mattina dissi che volevo farmi tutte le analisi perchè non mi sentivo bene. De Nicola mi ha detto che sarei potuto andare a Castelvolturno e quando sono arrivato insieme con Inler, il dottore mi ha detto “avevo capito tutto”. Mentre lui si faceva tutte le analisi e gli prendevano i parametri, mi aggiravo come un leone e in un angolo ho visto la maschera. Mi hanno detto che l’aveva presa Lavezzi un giorno per uno scherzo e l’ho proposta ad Inler. Lo stadio? Ho vari progetti e mi fa piacere aver avuto De Magistris insieme a me l’altra sera. Ci darebbe 17 mila posti in più da teatro. Voglio trasformare il calcio in un comfort da teatro. Ho conosciuto un Berlusconi affascinante e propulsivo. Una volta non gli volevo vendere ‘Amici miei’ per la televisione nel lontano 1979 ma lui aveva ragione. Lui è estremamente intelligente, poi ha fatto altre cose di estremo valore e mi aspettavo da lui, al di la del risolvere i problemi politici che non risolviamo perchè da 70 anni era scritto a livello europeo, ha dato un calcio alle speranze del pallone non facendo passare la legge sugli stadi. Ha avuto paura che avendo il Milan pensasse solo ai suoi interessi. Nessuno del Governo gli si sarebbe schierato contro, una legge per raccogliere famiglie, donne e giovani era importantissima. Lui con Mediaset paga meno di Sky, però perchè non portiamo soldi al calcio dagli stadi? Tutti ne parlano ma nessuno fa nulla. Griglia di partenza del campionato? E’ cambiato tutto e ogni anno cambierà di più. Non si possono fare previsioni, abbiamo sempre detto che i pronostici si fanno di volta in volta. Il fato è dietro l’angolo. La Grecia ha costruito qualcosa di importante sul fato, durato parecchi anni. Se qualche giocatore si fa male, se qualcuno viene espulso, se qualche partita va storia, se la squadra non gira, cambia tutto. Le componenti, a Napoli come nelle altre città, sono varie. Non mi sento di fare pronostici, ci tengo alla mia correttezza e non mi va di essere lo spavaldo che fa i proclami. Mi auguro che il Napoli si sia rafforzato a sufficienza per dimostrare di giocare a testa alta. Se il nostro lavoro non sarà stato efficace, a gennaio saremo pronti a tornare sul mercato. Abbiamo tempo per verificare cosa fare o non fare. Sogni nel cassetto? E’ sempre quello di creare una linea tra me e i tifosi del Calcio Napoli. Lavoro per loro e continuerò a farlo. Nel momento in cui non crederò più in questa idea, cioè mai, abbondenerò il calcio. Champions? Mi piacerebbe incontrare le più grandi da un lato, ma dall’altro non essendo teste di serie sarà un martirio. Sarò a Montecarlo e vediamo, voglio provare il brivido di correre in un toboga che ti toglie il fiato. I calendari? Mi ero battuto in Lega con Brunelli e con Beretta. La Lega siamo noi associati, non deve esserci qualcuno che manovra dietro. Chiesi che le squadre che giocano Champions e Europa League armonizzassero gli impegni con le squadre importanti lontane dagli impegni in Europa”.