TOMMASI: “De Rossi e Totti faranno parlare il campo”

(Foto Getty Images)

Ai microfoni di Sky Sport Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, ha parlato dal ritiro della Roma a Riscone di Brunico: “Sto facendo il giro dei ritiri, quando si parla di Roma mi fermo un attimo in più. Per adesso cerchiamo di coordinarci e di risolvere il problema dell’accordo collettivo. Stiamo raccogliendo posizioni abbastanza uniformi in qusto periodo”. Sugli obiettivi dei giallorossi: “La scelta di Luis Enrique richiede un po’ di tempo per programmare di costruire qualcosa di duraturo. Lo stile Barcellona è coinvolgente ed entusiasmante ma qui c’è bisogno di tempo. Quel tipo di calcio in Spagna viene prima del risultato, in Italia invece viene sempre prima il risultato. Lasciare spazio a questo modo di impostare la partita può lasciare strada a qualche critica in più. L’importante è essere convinti di aver fatto la scelta giusta con questo staff tecnico, che sicuramente darà i suoi frutti ma deve aver tempo per cambiare il modo di lavorare qui in Italia. In questo periodo non ci sono competizioni e sono le parole, interpretate e commentate, a farla da padrone. A Roma di parole se ne fanno tante e la minima situazione non chiara viene enfatizzata. Saranno le prime partite serie, le prime prove sul campo a distogliere l’attenzione sulle chiacchiere. De Rossi e Totti non devono dire tanto di più di quello che hanno fatto vedere in campo negli anni. Mi auguro per loro e per la Roma che queste situazioni mediatiche si possano chiudere il prima possibile“.

Sulle ambizioni della Juventus e sullo scudetto 2006: “Per quanto riguarda la Juve bisognerà sempre parlare di scudetto, perchè è una squadra che non può prescindere da obiettivi di un certo tipo, indipendentemente dalle mosse di mercato. Come per la Roma nella scelta del mister, hanno dettato una linea particolare non rinnegando quello che è stato Delneri ma cercando di costruire qualcosa di duraturo. Scudetto 2006? Io parlo da ex giocatore e da tifoso credo che vincere uno scudetto, una competizione, una gara su una scrivania anzichè sul campo sia deprimente e non sia una soddisfazione per nessuno.Probabilmente se la Juve e l’Inter ancora stanno parlando di quella vicenda è un discorso che esula dall’aspetto sportivo. Dal mio punto di vista non fanno parte dell’argomento che sto trattando che è lo sport, l’attività sul campo. Per cose del passato bisognerà parlare in altre sedi. Dispiace doverne parlare ancora perchè ci sono persone che ancora ci tengono. Temo che sarà difficile chiarire certe situazioni una volta per tutte”.

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