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BOATENG SU MISTER X – Kevin Prince Boateng è pronto per un’altra stagione da protagonista con la maglia del Milan:
“Se un anno fa qualcuno mi avesse detto ‘andrai a giocare nel Milan, vincerai uno scudetto e diventerai un idolo’, gli avrei chiesto che droghe prendeva. Invece è successo e me sono reso conto in vacanza, quando ho avuto tempo per riflettere. Se mi sento un simbolo del calcio africano come Weah? Difficile paragonarmi a lui o a Eto’o. Io sono nato e cresciuto in Europa, sono stato per la prima volta in Ghana pochi mesi fa. Mi sento più un simbolo della società multiculturale. Se il mio idolo è sempre Pelé? Penso ancora che sia il più grande di sempre, ma i tempi cambiano. Ora il mio idolo è Cristiano Ronaldo, uno che può giocare dappertutto, che ha talento ma è anche il primo ad arrivare nello spogliatoio e l’ultimo ad andare via, e magari fa pure due sessioni di addominali invece di una”.
Il suo ruolo preferito è quello di trequartista: “Se sarei pronto ad arretrare la mia posizione in campo qualora Allegri me lo chiedesse? Sì, anche se non mi farebbe piacere, perché il mio posto preferito è dietro gli attaccanti”.
“Noi non abbiamo bisogno di Mister X. Fabregas, Ganso, Hamsik… Se arriveranno ci daranno una mano, ma il problema non è questo. Qui abbiamo tutto: giocatori esperti e giovani, giocatori di qualità e lottatori. La cosa importante è la squadra: questo Milan è fantastico e se giochiamo da squadra possiamo ottenere qualsiasi risultato. Vedere correre così tanto Inzaghi a 39 anni ti fa pensare che tutto sia possibile per noi. Io vomiterei se corressi tanto quanto lui…”.