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Nel giorno delle ire dei tifosi brasiliani sulla Seleçao, sono i giocatori sudamericani ad infiammare il mercato italiano. Javier Pastore si allontana sempre più da Palermo. A confermarlo è stato il presidente rosanero, Maurizio Zamparini, ai microfoni di Sky: “Al 99% andrà via. Su di lui ci sono cinque squadre, di cui una italiana”. L’asta per l’argentino è aperta, ma non parteciperanno nè Juventus nè Napoli. Sabatini, che lo ha portato in Sicilia due anni fa, vanta un certo ascendente sul giocatore e può provare a battere la concorrenza spietata del Chelsea per farlo approdare nella Capitale. Altro nome caldo è quello di Arturo Vidal. Il cileno è corteggiato da tempo da De Laurentiis, ma sia la Juventus che l’Inter sembrano pronte a versare i dieci milioni richiesti dal Bayer Leverkusen. Intanto i nerazzurri rischiano di perdere Sneijder (il Malaga avrebbe offerto 35 milioni, sul giocatore c’è anche il Manchester United) e domani ufficializzeranno l’arrivo dal Santos del terzino destro Jonathan.
MOTORI DA ARABA FENICE – Oltre alle voci, la seconda domenica di luglio ha portato con sè tanti fatti. In Gran Bretagna è arrivato il primo acuto stagionale della Ferrari, che con Fernando Alonso (ora terzo nella classifica iridata) ha messo in fila le Red Bull di Vettel e Webber nel Gran Premio contrassegnato dal divieto imposto dalla FIA di utilizzare gli scarichi e i diffusori soffiati. La giornata da incorniciare per i colori azzurri era stata aperta in Repubblica Ceca. Sul circuito di Brno, per l’ottava tappa del Mondiale Superbike, Marco Melandri e Max Biaggi si sono spartiti la posta in palio aggiudicandosi una gara a testa. Il romano dell’Aprilia certifica così la sua rinascita sportiva, centrando la seconda affermazione negli ultimi due appuntamenti del calendario ed accorciando a 30 punti la forbice che lo separa dal leader della graduatoria, lo spagnolo della Ducati Carlos Checa.
TOUR DE FRANCE, CAMBIO IN VETTA – Da una leadership traballante a una già ceduta. La Grande Boucle celebra il ritorno in maglia gialla, a sette anni di distanza dalla prima “vestizione”, di Thomas Voeckler. L’alsaziano della Europcar è stato il promotore della fuga che ha caratterizzato la giornata e che ha portato al successo, sul traguardo di Saint Flour, lo spagnolo della Rabobank Luis Leon Sanchez, ora secondo nella generale. Abdica dunque Thor Hushovd, in una frazione segnata ancora una volta dalle cadute. A riportare le conseguenze peggiori Vinokourov e Van Den Broeck, due possibili vedette costrette al ritiro, mentre con una manovra scellerata, una vettura della televisione francese ha travolto Flecha e Hoogerland, due dei battistrada, facendo temere il peggio. La giornata di riposo di domani servirà a leccarsi le ferite in vista delle fatiche pirenaiche.
VINCI SUL TETTO D’UNGHERIA – Soddisfazioni per l’Italia arrivano anche dal tennis. La tarantina Roberta Vinci si è aggiudicata il torneo di Budapest regolando in finale la romena Begu col punteggio di 6-4 1-6 6-4. Per la numero 25 al mondo si tratta del terzo titolo nel 2011. A 24 ore di distanza dalla vittoria in Coppa Davis dei colleghi uomini, un altro segnale del buono stato di salute delle racchette del Belpaese.
Marco Ferri