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Nel giorno del quinto anniversario del trionfo di Berlino, Fabio Cannavaro appende le scarpette al chiodo. Il capitano della spedizione azzurra che si laureò campione del Mondo in Germania nel 2006, alza bandiera bianca davanti agli acciacchi dell’età: “La cartilagine ha ceduto. Ho provato a curarmi durante le vacanze ma a Miami ho capito che non potevo più andare avanti”. Cresciuto nel settore giovanile del Napoli, ha giocato anche con Parma, Inter, Juventus e Real Madrid prima di trasferirsi negli Emirati Arabi per vestire la maglia dell’Al Ahli.
MERCATO, C’E’ SOLO LA ROMA – Nel Belpaese la eco è arrivata attenuata. A tener banco, nel secondo sabato di luglio, è stato il calciomercato, che ha trovato nella Roma la vedette assoluta. Walter Sabatini ha condotto in porto la trattativa per portare nella Capitale il talento argentino del River Plate, Erik Lamela (LEGGI LA NOTIZIA). Un colpo lo mette a segno anche il Palermo, che si assicura le prestazioni dell’esterno uruguaiano Lores Varela, proveniente dal Defensor Sporting Club. Ufficializzato l’arrivo dell’ex Fiorentina Comotto, svincolato, al Cesena. Saluta la serie A il centrocampista Iori del Chievo Verona. L’ex Cittadella approda al Torino con la formula del prestito.
MOTORI: GIOISCONO BIAGGI E LE ROSSE – Giornata di qualifiche ufficiali e sorrisi per i colori italiani. Nella Superbike è stato il campione del Mondo in carica, Max Biaggi, a far registrare il miglior tempo sul circuito di Brno. Il “Corsaro” dell’Aprilia ha timbrato la seconda Superpole stagionale (la prima a Monza ad inizio maggio) e dopo essersi sbloccato ad Aragon nell’ultimo Gran Premio, sul suo tracciato preferito punta a ridurre ulteriormente il gap dalle lepre della classifica iridata, quel Carlos Checa che scatterà dalla terza posizione alle spalle di Marco Melandri e che può ancora amministrare un vantaggio di 43 punti sul pilota romano. Da Silverstone, dove è in programma la nona tappa del Mondiale di Formula 1, arrivano invece due “mezze notizie” in un colpo solo: la prima è che Sebastian Vettel non è riuscito a centrale l’ottava pole stagionale, beffato di pochi centesimi dal compagno di scuderia Mark Webber. La seconda è che le novità imposte dalla FIA hanno avuto l’indubbio effetto di accorciare la forbice che separava le Red Bull dal resto del gruppo. A beneficiarne sono state soprattutto le Ferrari, con Alonso e Massa che scatteranno dalla seconda fila e che, se solo il meteo non si fosse messo di traverso in occasione dell’ultima tornata utile, avrebbero forse potuto ambire alle posizioni più nobili della griglia britannica, mettendo in discussione la leadership della scuderia austriaca.
TOUR DE FRANCE ALLA PORTOGHESE – Dal rombo dei motori al tintinnio stridente delle catene. Va a segno la prima fuga alla Grande Boucle 2011, con il portoghese Faria Da Costa che anticipa il rientro del gruppo e sul traguardo di Super-Besse coglie il successo più importante della carriera. Alle sue spalle i big della generale hanno iniziato a mostrare i muscoli in attesa delle fatiche pirenaiche. Su tutti il kazako Vinokourov, all’ultimo Tour prima del ritiro, evaso dal gruppo ai meno trentacinque e ripreso sotto la flame rouge dopo aver accarezzato l’idea di vestirsi di giallo. Resiste invece stoicamente Thor Hushovd, abile a tenere le ruote dei migliori nonostante l’arrivo in lieve pendenza non strizzasse l’occhio agli oltre 80 chili di peso. In rialzo le quotazioni degli italiani, con Cunego (7°) e Basso (14°) apparsi in netta crescita.
COPPA DAVIS, ITALIA AGLI SPAREGGI – Sono bastati tre set per alzare i calici all’Italtennis. Nel doppio sulla terra rossa di Arzachena, Bracciali e Starace hanno piegato la coppia slovena composta da Kavcic e Zemelja col punteggio di 7-6 7-6 6-2 conquistando il punto del 3-0 che vale lo spareggio per rientrare nel gruppo principale di Coppa Davis. Il prossimo appuntamento è in programma a settembre. Per la sesta volta dal 2000, anno in cui sono retrocessi, gli azzurri hanno la possibilità di tornare nell’elite della racchetta: che sia giunta finalmente la volta buona?
Marco Ferri