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«Da settembre mi piacerebbe allenare una nazionale per prepararla ai Mondiali del 2014 in Brasile» afferma Marcello Lippi a cinque anni dal mondiale che lo ha visto vincitore, « la più grande soddisfazione della [sua]carriera, il trionfo di un gruppo unico, mai così unito».
Lippi ha anche sottolineato : «nella mia carriera non ho rimpianti, a parte il fatto di non aver portato Giuseppe Rossi ai Mondiali in Sudafrica».
L’ultima riflessione è sulla crisi delle grandi nazionali in coppa America: «C’è una crescita generale delle altre squadre, ogni nazionale ha ottimi giocatori che hanno fatto esperienze a livello mondiale e sono cresciuti. Le grandi tensioni che hanno le grandi non aiutano, le polemiche che circondano Brasile e Argentina non fanno altro che minare la loro forza». «Messi? Nel Barcellona giocano tutti benissimo, è una macchina che funziona talmente bene che non è da prendere come esempio», risponde. «Ma la nazionale è qualcosa di diverso, ci sono dei momenti -conclude- in cui anche i grandi campioni possono trovare delle difficoltà».
V.D.S.