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TOMMASI CHIEDE DI GIOCARE MENO GARE – Il neo presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, affronta il tema delle troppe partite giocate in una stagione e il conseguente rischio di gravi infortuni:
«Come Associazione nazionale calciatori da tempo ci battiamo per giocare di meno e avere pause di riposo più lunghe durante il campionato. Questo perchè il recupero dagli infortuni è l’obiettivo dell’atleta e della società. Non un capriccio come spesso viene descritto. La libertà di cura dei calciatori è stata garantita dall’accordo collettivo firmato con la Lega Calcio. L’accordo prevede che se l’atleta non intende avvalersi delle cure mediche messe a disposizione, la società sarà tenuta a concorrere alle spese relative in misura non superiore al costo normalmente necessario per assicurare al calciatore medesimo un’assistenza specialistica. Ma il medico esterno scelto deve essere di sicuro e comprovato curriculum».
«Questo perchè spesso in passato le resistenze delle società erano per i tesserati che sceglievano medici stranieri sconosciuti e che spesso creavano problemi. Io ad esempio quando giocavo ho avuto un grave infortunio con la Roma, poi ho cambiato squadra andando in Spagna. Ma per un altro problema ho deciso di farmi seguire dallo stesso medico che mi aveva operato precedentemente. Non è detto che sia mancanza di fiducia del professionista nello staff medico della società».
P.P.