Martedì sarà una giornata di fuoco nell’assemblea di Lega, dove si discuterrà sulla spartizione dei diritti tv. La questione principale sarà quel 30% della torta collettiva, che in teoria dovrebbe premiare in proporzione al numero di tifosi che si ha in Italia. Il problema è rappresentato dalla modalità di conteggio dei supporters sparsi nel paese: il gruppo delle quindici società medio-piccole ha presentato un accordo per un’indagine demoscopica con tre aziende specializzate (Doxa, Crespi e Flexi Group), ma le 5 big non sono assolutamente d’accordo e temono che ci sia qualche trappola dietro. La Juve, sulla carta, dovrebbe attestarsi fra il 28 ed il 29% dei tifosi italiani, ma nel caso in cui si vedesse assegnato un 24% perderebbe una decina di milioni di euro, che andrebbero ad aggiungersi ai 30 ai quali ha dovuto già rinunciare a causa della ripartizione collettiva.
Proprio per questo, Andrea Agnelli è deciso più che mai ada andare in fondo a questa vicenda, per far si che la Juventus non subisca una perdita economica di non poco conto.
D.G.