CANNAVARO. L’ex capitano dell’Italia racconta la sua avventura a Dubai.

Questa estate ha deciso di fare le valigie e volare a Dubai,per provare l’esperienza del calcio arabo e poter concludere la carriera in un calcio con molte meno pressioni di quello italiano. Ecco le sue parole alla Gazzetta dello Sport, in merito alla sua esperienza: “Finirà il 9 giugno il mio primo campionato negli Emirati e l’esperienza è positiva. Peccato che una contusione al ginocchio mi abbia fermato nelle ultime settimane, ma l’Al Ahli è quinto a 5 punti dal terzo posto, quello che consente di partecipare alla Champions asiatica. Eravamo partiti bene: in avvio di campionato eravamo in testa, ma in una rosa limitata qualche infortunio di troppo ci ha condizionato. E così qualche giorno fa è stato esonerato il coach irlandese David O’Leary, e mi dispiace per il buon rapporto che avevamo, ma anche qui l’allenatore è il primo a pagare. Da questa settimana il nuovo responsabile tecnico è Abdulhamid Al Mistaki: sono curioso di vedere quali saranno i metodi di allenamento di un arabo”.
L’ex-capitano della nazionale parla anche delle differenze climatiche ha dovuto affrontare: ”
Sta tornando anche il grande caldo, dopo 6 mesi di primavera con temperature sempre gradevoli. E cambia anche il modo di vivere. Per esempio, devo fare installare un refrigeratore ai tubi dell’acqua in entrata per lavarmi i denti o fare una doccia senza scottarmi (fuori ci sono più di 40 gradi). Al tempo stesso cominceremo ad allenarci alle 10 della sera e bisogna bere tanto per evitare di disidratarsi. Personalmente mi infastidisce sentire sguazzare i piedi negli scarpini per eccesso di sudore…”.

D.G.

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