PAOLO CANNAVARO A SKY – Ecco l’intervista del capitano del Napoli ai microfoni di Sky:
Ieri a Bologna sembrava di essere al San Paolo
Quando siamo entrati per il riscaldamento, abbiamo sentito un boato che difficilmente si sente fuori casa, anzi, forse sarà capitato pochissime volte nella storia del calcio. L’impatto all’uscita dagli spogliatoi, ci ha dato un’adrenalina importante. Vedere metà stadio biancoazzurro è qualcosa di indescrivibile.
Ti era mai capitato?
Qualche volta, ma non con 15mila. Sono stati tante volte calorosi nei nostri confronti anche in trasferta, ma 15mila non mi era mai capitato.
Quando si dice che il tifo napoletano è l’arma in più rispetto al Milan, e vero?
E’ vero, lo avevo detto una settimana prima della partita. Conosco i napoletani e so che in questo momento ci stanno dando un entusiasmo positivo, e non è poco per lo sprint finale. La gente sta riscoprendo quella voglia di vincere qualcosa, d’imporsi a livello calcistico, nel momento in cui il sociale non sta andando benissimo. Quindi, c’è anche una sorta di rivalsa, come accadeva negli anni passati. La passione, però è sempre la stessa.
Come vivete questo sprint a livello spogliatoio?
Siamo sereni, siamo sempre gli stessi, lavoriamo sempre alla stessa maniera, non guardiamo avanti, ma guardiamo dietro, perché stare lassù non è facile. Stare in quel gruppo, però, è bello e ti dà delle soddisfazioni, ma non dimentichiamo che dietro ci sono squadre che corrono come noi, con delle rose importanti. Però, siamo sereni e la viviamo tranquillamente.
Dicono che rincorrere alla fine porta via energie
Noi ne abbiamo sprecate tante quest’anno con l’Europa League, al di là del rincorrere, o dell’essere primi, è sempre difficile, la Serie A è difficile, non ti puoi mai rilassare. Forse, rincorrere può sembrare più facile, perché avere un obiettivo davanti, ti può sembrare più facile.
In cosa può essere più forte il Napoli rispetto al Milan?
Più forte credo non sia la parola giusta, non dimentichiamo cosa sta facendo e cosa ha fatto il Milan, anche negli anni passati. Noi abbiamo degli ottimi giocatori, siamo un bel gruppo, abbiamo fame di successi, ci sono tanti giovani nella squadra. Il Milan, forse, è abituato a lottare e a vincere cose importanti. Noi, però, abbiamo voglia di stupire e, per il momento, ci stiamo riuscendo.
C’è chi dice che Maradona e Cavani sono il cuore del napoletano allo stesso modo
Maradona è stata la nostra storia, spero che Cavani lo diventi, ma rimpiazzare Maradona non è semplice, perché quello che ha fatto per noi non è poco.
Prossima avversaria l’Udinese, ferita e polemica per quanto successo contro la Roma: che squadra vi aspettate di trovare? Può essere davvero un banco di prova importante?
Si, lo sarà, perché quest’anno abbiamo sofferto anche lì da loro, abbiamo perso e, anche negli passati, ci hanno sempre dato delle grosse preoccupazioni. Al di là delle lamentele, preferisco pensare alla squadra, che ha degli ottimi elementi e che metterà sicuramente in difficoltà questo Napoli, ma speriamo che, poi, la partita vada nel modo giusto per noi.
Si può dire o non si può dire scudetto?
Non lo abbiamo detto fino adesso e non lo diciamo.
Per come stanno andando le cose?
Lasciamolo lì.
E’ vero che hai detto che uno scudetto a Napoli vale quanto una Coppa del mondo vinta da tuo fratello Fabio?
Diciamo che è stata detta così. Io intendevo che l’Italia ha vinto il mondiale ma, forse, qualcuno se lo è già dimenticato, perché abbiamo visto nel 2010 cosa è successo. Il napoletano si ricorderà a vita, per sempre, di quelli che hanno portato il nome del Napoli in giro per il mondo. C’è una riconoscenza maggiore da parte dei napoletani per quello che si fa per il Napoli.