NAPOLI DE LAURENTIIS – Il presidente partenopeo si gode il secondo posto dopo la clamorosa rimonta di ieri contro la Lazio:
“Un grazie a chi ieri ci ha sostenuto, ha messo nel nostro motore l’entusiasmo giusto per vincere. Per me è stata una partita educata e sportiva, al di sopra di ogni possibile sospetto. Ci può stare qualche sbaglio a favore di qualcuno o di un altro, finché non si cambiano le regole sarà sempre così. Lotito ha definito Cavani un tuffatore? Nel nostro calcio, c’è sempre un pò di teatrino. Non credo che Lotito abbia ragione, conosco l’integrità morale di Cavani e lui non ha mai la voglia di tradire o beffare chi lo guida barando o imbrogliando. Se ad un presidente può scappare un gesto di stizza, è comprensibile, ma non conosce bene Cavani. Ha parlato fuori luogo.
E’ tornata, intanto, la zona Napoli? Questa squadra non molla mai e ogni tanto ha bisogno di ricordarselo. Il San Paolo gli ha mostrato amore ed è stato immenso e gigantesco. I giocatori se ne sono resi conto e si sono svegliati. Il differenziale rispetto all’anno scorso è di +14 punti?. Non facciamo paragoni con l’anno scorso, non sarebbe corretto nei confronti di Mazzarri che è arrivato in corso d’opera e non ha potuto fare la preparazione estiva. Il San Paolo è stato fantastico? Il tifoso ha capito che non ha niente da temere. Nel calcio quello che conta è il gruppo e noi lo abbiamo. I fuoriclasse agiscono all’interno di un contesto tattico. Credo che siamo un po’ troppo portati a guardare il lato più spettacolare, per esempio se uno segna tanti gol, diventa immediatamente un eroe. C’è anche chi fa il lavoro sporco ed è assolutamente determinante. I campioni sono tali e su questo non ci sono dubbi, ma se non gira tutta la squadra, c’è poco da fare e le partite si perdono. Faccio un plauso a tutti. La spizzata di Lucarelli ieri è stata fondamentale, così come l’ingresso di Gargano”.
Un’idea per il mercato di gennaio: “Dovremmo trovare un accordo in Lega. Quando si fa una previsione, si studia un bilancio, un budget e ovviamente il tempo in cui realizzare i nostri obiettivi. Sfreniamoci in estate, compriamo qualsiasi cosa, ma gennaio non può scalfire gli equilibri del campionato in corsa. Non sarebbe giusto. Cominciamo con una Sampdoria che va ai preliminari di Champions dopo il quarto posto e chiudiamo la stagione con la stessa Samp che rischia di retrocedere. C’è qualcosa che non funziona, se mi privo di Cassano e di Pazzini, si capisce il motivo. Non possiamo creare disquilibri, altrimenti avvaloriamo la tesi delle tre squadre che vincono sempre. C’è il fair play finanziario, dobbiamo abituarci a quello. Al massimo, facciamo il mercato riparatore all’estero, ma non smontiamo le nostre squadre, si rischia di falsare il campionato che è la cosa più grave”.