Al termine della spettacolare gara tra Napoli e Lazio, vinta dai partenopei per 4-3, il presidente della squadra capitolina si presenta ai microfoni di Sky. Lotito è amareggiato per una sconfitta immeritata e pesantemente condiziata dalle decisioni arbitrali: «Sono orgoglioso di come ha giocato la mia squadra, che è abituata a conquistarsi i risultati sul campo. Oggi ci sono stati degli episodi che ci hanno penalizzato. Le punizioni dalle quali sono nati i gol erano molto dubbie, così come il calcio di rigore. Per non parlare poi del gol non dato a Brocchi, troppo evidente per non essere convalidato. Se andiamo avanti di questo passo smettiamo di giocare e facciamo direttamente la classifica finale. Noi siamo abituati ad agire con logiche diverse, fatte di lealtà sportiva e rispetto, qualità che sono nel nostro dna ed evidentemente non in quello di altri – ha detto il patron biancoceleste che poi ha precisato –. La mia non è assolutamente una critica alla classe arbitrale e parlo con il rammarico per una sconfitta immeritata. Spero solo che nelle ultime sette partite non si verifichino più cose di questo genere». Il presidente biancoceleste non smorza i toni neanche quando gli sottolineano la bella prestazione della Lazio: «Non diamo meriti perché chi ha visto la partita e capisce qualcosa di calcio, ha potuto vedere che i nostri gol sono arrivati tutti su azione mentre i loro nascono sempre da calci piazzati. Abbiamo fatto un gol che non ci è stato dato ed il rigore per loro avete gli occhi per vedere se c’era». E, in conclusione, parole al veleno per il Napoli e soprattutto per il Matador Cavani: «In relazione alle nostre squalifiche la Lazio ha fatto ricorso solamente per Radu e questo perché noi abbiamo anche il compito di educare i nostri giocatori a comportarsi in modo leale. La stessa cosa non la vedo da altre parti dove qualcuno può anche smettere di fare il calciatore per cominciare a fare il tuffatore».