INTER, ETO’O – L’intervista di Samuel Eto’o a ‘La Gazzetta dello Sport’:
“Se questo è l’anno d’oro della mia carriera? Non so se è il migliore, ma so che più invecchi e più cerchi di fare meglio rispetto all’anno precedente: molto più di quando sei giovane. Se mi trovo meglio ora che posso spaziare a sinistra e non sono costretto a starci? Esatto, adesso ho più libertà. Sto a sinistra, vado a destra, mi butto al centro: dipende dall’istinto, da come vedo la giocata. Adesso aiuto i compagni in un altro modo, ecco. Se anche Leonardo ha aiutato l’Inter in un altro modo? E’ successo che abbiamo avuto meno infortuni e, a catena, sono cambiate tante altre dinamiche. Prima ci si allenava frenati, ora si lavora senza paura; prima era subentrato il pessimismo, ora abbiamo ritrovato fiducia. Anche se dobbiamo dire grazie a chi ha giocato in quei 2 mesi se oggi siamo ancora in corsa per tutto. Anche per lo scudetto. Se a questo punto dipende tutto da noi? No, dipende sempre tutto dal Milan: sono primi, se le vincono tutte lo scudetto è loro. I favoriti sono loro: favorito è sempre chi sta davanti. Se per questo diventiamo noi i favoriti in caso di vittoria sui rossoneri? Il derby è una partita che può cambiare il corso del campionato, ma solo per una settimana: poi ce ne sono altre sette e solo le ultime quattro decidono davvero un campionato. Chi toglierei al Milan? Io sono contento che non ci sia il mio amico Pippo Inzaghi, uno dei centravanti più forti del mondo, uno che ti colpisce quando meno te lo aspetti. Se Guardiola si è pentito? Questo non lo so, quando sento Guardiola, e lo sento, non parliamo del passato: quel che è stato è stato, oggi resta l’amicizia”.