JUVENTUS-MILAN 0-1
Juventus (4-4-2): Buffon 5,5; Sorensen 4.5, Barzagli 5.5, Chiellini 6, Traoré 5.5 (38′ st Bonucci sv); Krasic 5.5, Melo 6, Marchisio 5,5, Martinez 5; Matri 5 (35′ st Del Piero sv), Toni 5 (18′ st Iaquinta 5,5). A disp.: Storari, Grygera, Motta, Buchel. All.: Delneri 4,5
Milan (4-3-1-2): Abbiati 6; Abate 6,5, Nesta 6,5, T. Silva 6,5, Jankulovski 6,5; Gattuso 7, Van Bommel 6, Flamini 6,5; Boateng 6 (1′ st Robinho 6); Cassano 6 (26′ st Seedorf 6), Ibrahimovic 6.
A disp.: Amelia, Yepes, Sokratis, Didac Vilà, Emanuelson. All.: Allegri 6
Arbitro: Rizzoli 6
Marcatori: 23′ st Gattuso
Ammoniti: Van Bommel (M), Gattuso (M), Ibrahimovic
Per godersi l’inebriante brezza dell’Empireo calcistico non serve sempre strafare, alle volte basta poco, occorre un guizzo per continuare a viaggiare ad alta quota. Il Milan questo lo sa bene e si gode il provvidenziale gol di Gattuso, uno di certo non abituato a finire alla voce marcatori, per continuare a tenere saldamente in mano lo scettro di regina della Serie A. Dalla parte opposta l’umore è completamente nero, in casa Juventus non si brinda con il nettare degli Dei, anzi si rischia di veder scomparire anche le ultime flebili speranze di agguantare un posto Champions. Terza sconfitta di fila, seconda in casa, -20 dal primo posto, la formazione bianconera ha toccato il picco più basso dell’era post Calciopoli. Delneri inizia seriamente a vacillare.
Più compatta, più cinica, più squadra, il Milan di Allegri non sbaglia un colpo e approfitta di una dormita della difesa bianconera per sbloccare l’incontro nella ripresa con l’uomo che meno ti aspetti in un match di questo tipo: Rino Gattuso. Ringhio, come un abile prestigiatore, ha tirato fuori il classico coniglio dal cilindro. Una magia che manda in estasi il popolo rossonero e che spedisce nell’inferno calcistico la Juventus, un’ex Signora in abito da Gala, ora costretta a popolare le zone poco nobili della Serie A.