ROBERTO BAGGIO – L’ex numero 10 della Nazionale azzurra parla in un’intervista rilasciata al Magazine ufficiale della Champions League. Il rapporto con Lippi, Capello e Sacchi non era idilliaco: “Non ho mai capito davvero il motivo di tutti questi problemi con loro. Forse erano gelosi dell’amore della gente nei miei confronti. Mi volevano bene anche i tifosi avversari. Forse rubavo loro la scena in un’epoca nella quale gli allenatori sono sempre più protagonisti, quasi più della squadra e dei campioni. Il calcio moderno tende a esaltare il narcisismo di chi siede in panchina”.
Baggio torna anche sull’episodio più doloroso della sua carriera, il rigore di Pasadena contro il Brasile: “E’ finito tre metri sopra la traversa. Qualcosa di incredibile per uno come me che non aveva mai calciatori fuori un rigore. Al massimo me l’ero fatto parare dal portiere. I tifosi brasiliani hanno sempre detto che si è trattato di un evento soprannaturale. Ringraziano Ayrton Senna perché dicono che solo lui, morto due mesi prima in gara a Imola, dal paradiso poteva guidare quel pallone fuori dai pali”.