IL TEMPO – Questione di giorni e Adriano sarà solo un triste ricordo per la Roma. Il brasiliano ne ha combinata un’altra: ieri non si è presentato a Trigoria dove lo aspettava il professor Alessandro Castagna partito appositamente da Milano per visitarlo alla spalla. I dirigenti hanno provato a chiamarlo senza ricevere risposta, l’unico che è riuscito a parlare con il giocatore è il procuratore Roberto Calenda. «Non voglio uscire di casa» ha ripetuto Adriano al telefono. E vani sono stati i tentativi del cugino di convincerlo ad andare a Trigoria. La Roma, insieme all’avvocato Antonio Conte e con l’ok degli americani, sta studiando la via più rapida per arrivare alla risoluzione del contratto che consentirà di risparmiare 10 milioni di euro lordi per i prossimi due anni, oltre al «residuo» di questa stagione. Non c’è alternativa, visto che neppure in Brasile nessuno sembra più disposto ad acquistare un giocatore totalmente inaffidabile e per giunta infortunato. «Adriano è indifendibile – accusa Giampaolo Montali – abbiamo fatto tanto per lui anche dal punto di vista umano, saremo molto duri. La multa? Quando è tornato in ritardo dal Brasile gliene abbiamo data una “imbarazzante”». Novantamila euro per la precisione. Ma non è servito a niente.