REPUBBLICA.IT -La sconfitta con lo Shakthar all’Olimpico lascia cicatrici profonde sulla Roma. Oggi, a Trigoria, dove era in programma un cda della società con Rosella Sensi, è arrivata la visita di Paolo Fiorentino, vice direttore generale di Unicredit. Mossa istituzionale che segna una rivoluzione nella storia della Roma, con la banca che, per la prima volta, entra da comproprietaria negli spogliatoi della squadra giallorossa. Un incontro programmato già prima del kappaò interno di coppa, ma a cui la disfatta europea ha aggiunto peso specifico.
FIDUCIA A RANIERI – Giorno di confronti, a Trigoria. Da una parte Unicredit e Rosella Sensi, ambasciatrice di Paolo Fiorentino tra le mura di Trigoria. Dall’altra la squadra e l’allenatore. Esclusi invece dal colloquio staff tecnico e medico. Un confronto durato non più di mezz’ora e voluto dalla banca per fare chiarezza e rassicurare il gruppo in questo momento di confusione. Un confronto in cui i giocatori sono stati messi di fronte alle proprie responsabilità: la banca continua a dare fiducia all’allenatore, con questa gestione societaria Ranieri non si tocca. Sta ai giocatori impegnarsi per tirare fuori la Roma dalle paludi in cui è finita e ritrovare risultati che possano portarla nelle zone di classifica che valgono la prossima Champions: elemento fondamentale per alimentare le casse societarie e garantire visibilità internazionale al club. Responsabilità alla squadra, quindi, e spinta a dare tutto. In attesa dell’insediamento dei futuri proprietari a stelle e strisce. Che, fin dal primo istante a Trigoria, potrebbero scegliere di stravolgere le carte in tavola, anche per il presente tecnico della squadra.
CONTRASTI – L’intervento in prima persona di Fiorentino, è apparso il tentativo estremo di restituire un briciolo di serenità all’ambiente che vive la quotidianità di Trigoria. Provando a riempire quel vuoto di potere respirato a pieni polmoni dalla squadra nelle ultime settimane e che ha fatto sprofondare la Roma nella crisi in cui oggi si trova. Spogliatoio in frantumi fiaccato dalle polemiche interne, ultima quella tra Ranieri e Borriello esplosa ieri all’Olimpico, con il tecnico protagonista di una risposta ai limiti dell’immaginabile (“Ha detto che fa 25 mila gol? Infatti ho visto in campo…”) verso un proprio giocatore, reo di essersi lasciato sfuggire una frase con un compagno in panchina.
L’ultima frattura con una squadra che non solo non segue più il tecnico, ma con il quale è ormai in aperto contrasto. Contrasto che, già da ieri sera, si è allargato alla tifoseria: dopo i cori di protesta dell’Olimpico, una cinquantina di tifosi spinti più dalla delusione che da uno spirito di contestazione, ha atteso i giocatori all’esterno del centro di allenamento. Qualche coro e la richiesta di dare il massimo. Totti il più acclamato. Insulti, invece, contro Borriello, la cui auto è stata presa a calci da un ristrettissimo gruppo di persone fuori controllo. Per il resto, solo molto disinteresse. La fotografia di una Roma che, oggi, fatica persino a farsi odiare dai propri tifosi.