LEGGO – «Scusa America, qui c’avemo ’a malattia». Alberto Sordi l’avrebbe liquidata così. Del resto di malattia si tratta. E ci vorrebbe un medico, uno stregone, qualcuno in grado di spiegarci che cosa succede. E magari spiegarlo anche agli zii d’America. Perché mentre i giocatori andavano sotto la Curva a prendersi i fischi, DiBenedetto e soci si saranno posti qualche domanda su questa Roma che stanno rilevando con tanti bei propositi ma che, intanto, apre gli ottavi di Champions facendosi scherzare dallo Shakhtar Donetsk, che non è il Barcellona ed è fermo dall’8 dicembre in campionato. I giallorossi escono dall’Olimpico con un 2-3 che sa di dimissioni dagli obiettivi minimi stagionali, ma anche dimissioni della squadra e di un allenatore che resta in panca a dispetto dei santi. Ranieri ride: «Gli episodi hanno giocato un ruolo importante». E aggiunge: «Sapevamo che ci avrebbero creato problemi». E ancora: «Bisogna accettare questa amara sconfitta, ma della squadra sono soddisfatto, sono stati determinati, non hanno mollato. Battuti solo dagli episodi. Dimettermi? Non ci penso proprio». Poi una minaccia: parla della gara di ritorno, quindi è vero che non si dimette. Il resto è noia. E Rosella Sensi? Pensate, è scura in volto, la poverina. Ma non manderà la squadra in ritiro punitivo: magari gli farà rivedere la partita. La partita non è mai stata bella e nemmeno emozionante, così stavolta non troveremo il Borriello che se ne esce dicendo che s’è divertito, come è capitato con l’Inter. Anzi, stando al labiale registrato all’intervallo («ho fatto venticinquemila gol e sto in panchina»), Super Marco in questi giorni farà divertire poco anche Ranieri. Eppure la Roma era anche andata in vantaggio. Perrotta raccoglieva un cross di Taddei e, pur sbagliando, trovava la complicità di Rat che appoggiava nella sua rete. Lo Shakhtar centrava il pallone e infilava subito l’1-1: Jadson trovava una prateria, tirava e De Rossi deviava spiazzando un Doni già spiazzato di suo. E poi? Facile per lo Shakhtar: 1-2 con Costa, 1-3 con Riise che scivolava regalando il gol a Luiz Adriano (Adriano, pensate: il romanista forse era in qualche party). Nella ripresa Ranieri metteva Borriello per Vucinic e Menez siglava il 2-3, facendo tutto da solo. Al ritorno non ci saranno Cassetti e Menez, che saranno squalificati. Le brutte notizie per ora finiscono qui. Speriamo che nel vertice di oggi a Trigoria tra Sensi, dirigenti e giocatori, si parli almeno dell’esonero di Ranieri.