IL CORRIERE DELLO SPORT -Pentito, innamorato, dubbioso. Philippe Mexes è un minestrone di emozioni alla vigilia di una partita che conta tantissimo per il futuro della Roma. […]
SCUSE – Non lo dice esplicitamente ma si sente colpevole delle ultime due sconfitte della Roma. Anche se in tutte e due le situazioni non poteva giocare: « Mi dispiace tantissimo della squalifica che mi ha tagliato fuori. Alla fine di Roma-Brescia purtroppo ho sbagliato a discutere con il quarto uomo. […] Abbiamo sbagliato solo la partita con il Napoli. Sono convinto che la strada sia ancora lunga e che la stagione si possa salvare. Ora c’è lo Shakhtar, c’è una serata importante di Champions. E’ l’occasione per ripartire immediatamente. Il bilancio lo faremo alla fine ».
LA CONFUSIONE – Poi però, come ha fatto Perrotta, ammette che qualcosa scricchiola: « Nello spogliatoio va tutto bene, siamo un bel gruppo. […] Non è Ranieri il problema, siamo noi. Se riuscissi a capire il motivo di tutti questi cali di tensione, sarei un passo avanti. Forse dobbiamo solo lavorare di più e avere un atteggiamento migliore ». Anche per prendere meno gol. La Roma ne ha incassati già 32 in campionato e 11 in Champions. […] « Quando le cose vanno male si accusa sempre la difesa. Ma è chiaro che dobbiamo sistemare la situazione ».
IL CONTRATTO – Infine la vicenda contratto, quella che sta più a cuore ai tifosi romanisti. Mexes non promette, sapendo che potrebbe non mantenere. Essendo a quattro mesi scarsi dal parametro zero ha ricevuto offerte importanti, Milan e Juve ma non solo, e deve decidere cosa fare: « Io a Roma sto benissimo, sono un tifoso di questa squadra[…] L’addio è la soluzione più logica, anche se gli americani (e soprattutto i loro rappresentanti) potrebbero fargli cambiare idea: « Lo vedremo più avanti. Non escludo nulla ».