NAPOLI MAZZARRI – Walter Mazzarri, tecnico del Napoli, è intervenuto nel corso della trasmissione ‘Buongiorno calcio’, in onda sulle frequenze di ‘Radio Manà Manà’: “Per ora, non mi pongo obiettivi. Andiamo avanti domenica dopo domenica e poi vedremo…”Non parla di scudetto, forse anche per scaramanzia: “Non sono molto scaramantico diciamo che se la domenica vinco e va tutto per il verso giusto, cerco di toccare il meno possibile la squadra. Cose normali, che fanno tutti gli alenatori“. La lotta scudetto, dunque, è aperta, “ma io vorrei non includere il Napoli perché voglio continuare a lavorare in questa direzione, senza esaltarci. Sono realista, le chiacchiere non mi interessano. Mi limito a dire che il campionato se lo giocano le solite squadre: Milan, Inter, Juventus e Roma“. In azzurro il tecnico sembra aver trovato la sua dimensione: “Qui mi trovo benissimo mi hanno accolto subito bene e io ho ricambiato l’affetto dell´ambiente. In ogni posto in cui mi trovo cerco sempre di dare il massimo e di sposare la causa”.
Il tecnico azzurro ha parlato anche in Campidoglio, dove è stato insignito del premio ‘Andrea Fortunato’:. COme riferisce l’ANSA, l’allenatore dei partenopei non si fida della Roma: “Il risultato di ieri non cambia nulla . Abbiamo visto tutti la forza della Roma. Quella che ci aspetta all’Olimpico sarà una partita terribile. Le assenze in difesa di Mexes e Burdisso (squalificati, ndr) non saranno un problema per una squadra come la Roma, purtroppo. Ha una rosa fortissima». Detto questo, Mazzarri ammette però di sperare «che sia l’anno buono per il Napoli. Per come gioca, merita grandissime soddisfazioni». Poi uno sguardo alla classifica e al campionato: «Non dobbiamo cambiare il nostro modo di fare e pensare. I risultati ci danno ragione e quindi non vedo perchè dovremmo cambiare il nostro atteggiamento, ora che tutti ci vedono come anti-Milan nella corsa allo scudetto. Il ko di Chievo ci ha insegnato che basta calare un attimo per perdere con chiunque in serie A. Mancava Lavezzi? Non credo sia stato quello il problema, è mancato anche altre volte. Non è mai un singolo a fare la differenza»