BRESCIA (3-5-1-1): Arcari 6; Zebina 6.5, Bega 6.5, Zoboli 6; Zambelli 6 (21′ st Accardi sv), Kone’ 6, Zanetti 6 (1′ st Filippini 6.5), Hetemaj 6, Berardi 6; Diamanti 7, Eder 6 (26′ st Caracciolo 6.5). A disp.: Leali, Filippini, Vass, Mareco, Lanzafame. All: Iachini
BARI (4-3-3): Gillet 6; Masiello 6 (17′ st Raggi 6.5), Glik 6, Rossi 5, Parisi 5.5; Gazzi 5.5, Almiron 5, Donati 5.5; Huselklepp 6 (8′ st Alvarez 6), Castillo 5 (36′ st Kutuzov sv), Rudolf 5. A disp.: Padelli, Codrea, Kopunek, Romero. All: Ventura
Arbitro Rizzoli di Bologna
Marcatori: 16′ Diamanti (BR) rigore, 48′ st Caracciolo (BR)
Ammoniti: Berardi (BR), Glik (BA)
Ancora una volta il Bari non riesce a prendere in tempo il treno diretto verso la salvezza, perdendo uno scontro delicatissimo contro una diretta rivale. Gioisce dunque il Brescia, conscio che la quart’ultima posizione non è più un miraggio. Alle rondinelle bastano un incipit ed un finale perfetti per piegare i biancorossi, volitivi, ma davvero poco incisivi in fase offensiva. Funziona dunque la cura Iachini, che ha ottenuto, nella sua seconda avventura bresciana, quattro punti in due partite. L’incontro si sblocca dopo sedici minuti. Konè viene atterrato in area da Gazzi, per Rizzoli è calcio di rigore. Dal dischetto Diamanti non sbaglia. Il Bari prova a reagire, ma l’inedita coppia d’attacco formata dal neo acquisto Huseklepp e Castillo non sembra avere gli artigli giusti per fraffiare. Il minuto chiave dell’incontro è il novantreesimo. Tutto in un lampo. Prima Kutuzov a tu per tu con Arcari si fa incredibilmente ipnotizzare dall’estremo difensore avversario, poi sul capovolgimento di fronte l’airone Caracciolo firma il due a zero. Il Bari è sempre più giù.