La conferenza stampa di Leonardo alla vigilia della sfida che la sua Inter affornterà domani sera contro i giallorossi di mister Ranieri.
Quella tra Inter e Roma non è mai una partita come le altre. Come sarà quella di domani sera?
Totti non è stato convocato. E’ un grande giocatore e non ci sarà per l’influenza. E’ una risorsa che la Roma perde. Inter-Roma è stata una finale di Coppa Italia, ma le due squadre si sono giocate anche scudetti. La Roma è sempre al vertice e questa è una partita di grande tradizione con un passato recente importante.
Cosa pensi del pugno che Chivu ha rifilato a Rossi nella serata di Bari?
E’ un ragazzo straordinario che ha sbagliato ed è stato il primo a riconoscerlo. E’ una cosa archiviata. E’ stato giustamente squalificato e l’inter giustamente non ha fatto ricorso. Gioca a calcio da tanti anni ed è la prima volta che succede una cosa del genere. Se fosse stato espulso sarebbe stato più grave per noi. Per la sua sostituzione abbiamo alternative, tra cui Nagatomo che si è inserito bene nel gruppo.
Chi vince domani sera sarà l’anti Milan?
Questo campionato è molto difficile e fare strisce di risultati come la nostra non è facile. La lotta per lo scudetto non è a 2, ma a 3, 4,5. Non sarà una partita decisiva, ma sarà comunque importante.
La scelta del tridente può risultare azzardata o è un buon modo per spaventare i giallorossi?
Il modulo dipende dalla condizione dei giocatori, non dai numeri in campo. Non boccio niente perché questa squadra offre possibilità di scelta.
Sneijder è pronto per scendere in campo dal primo minuto?
Sta bene, ma valuteremo domani. Dobbiamo pensare anche agli avversari e valutare le condizioni degli altri nostri giocatori visto che dal 6 gennaio siamo alla decima partita.
Che bilancio fa del suo primo mese all’Inter?
Credevo che la squadra avrebbe fatto tanto, come credo che questa squadra lotterà fino alla fine. Dopo un mese ho le idee più chiare di com’è l’Inter. Voglio vivere quello che sto vivendo e ottenere quante più informazioni possibili sulla squadra.
Come sta Cordoba?
E’ convocato e può giocare
Un pensiero sul momento della classe arbitrale italiana
Non penso agli arbitri e ne parlo il meno possibile. A volte qualche parola scappa, ma non analizzo queste cose. Se si cerca sempre qualcosa che c’è dietro, non si finisce più… E infatti da anni non finisce più. Io non ci penso.
Materazzi ha detto che ridarebbe lo scudetto del 2005/2006 se potesse riavere indietro quello del 2002
Di Calciopoli se ne parla ancora perché è successo qui ma ci sono tante cose da capire meglio. Dietro ogni errore non può esserci sempre qualcosa. Il calcio è un grande movimento e se si va a cercare sempre qualcosa dietro non è corretto. Scandali come calciopoli sono successi in Germania, in Portogallo, in Brasile. In Italia stiamo andando verso il meglio.
La formazione è già fatta?
Dobbiamo pensare. Abbiamo tante possibilità, ma dobbiamo ancora riflettere.
Sorpreso dall’ottimo inserimento di Kharja?
Non mi ha sorpreso perché lo conosco da tempo. La sua risposta all’arrivo all’Inter è stata positiva. E’ entrato in campo ed è stato subito decisivo.
A Bari la prima partita in campionato senza subire gol. Come è stato possibile?
Non sono preoccupato dei gol subiti. Noi dovevamo recuperare, abbiamo rischiato e a volte abbiamo subito gol. Non sono preoccupato per i gol subiti.
Ci parla della sua amicizia con Julio cesar?
Lo conosco da anni, da quando aveva il ciuccio. L’ho conosciuto al Flamengo dove lui giocava da ragazzo, insieme a me… Sono legato a lui e alla sua storia. E’ uscito dal Flamengo quando ancora i portieri brasiliani erano guardati un po’ così. Siamo amici, è vero.
Come ha trovato Nagatomo?
Molto bene dopo la Coppa d’Asia. La vittoria gli ha portato qualcosa di positivo e un cambiamento radicale dal Cesena all’Inter non è stato facile da metabolizzare, ma lui l’ha fatto.
Che partita sarà Inter-Roma?
Inter-Roma è una grande partita. Lo è stato negli ultimi anni e lo sarà anche domani. Noi dobbiamo pensare a noi. Ci ha dato risultati importanti.
Quanto pensa che la abbiano aiutata i nuovi acquisti?
Erano operazioni studiate e ci hanno dato una mano. Sono arrivi importanti.
Motta convocato dall’Italia: da brasiliano le dispiace che non giochi nel Brasile?
Lui appartiene per storia della sua famiglia all’Italia. Per un giocatore è un motivo di orgoglio essere convocato dalla nazionale italiana. E’ un po’ illogico per il Brasile che non sia mai stato chiamato, mentre ora è normale che sia chiamato dall’Italia.
A Bari togliendo una punta l’Inter è andata meglio. Rimetteresti il tridente dal primo minuto?
Non è il numero degli attaccanti che conta, ma quando si riesce a far buoni collegamenti tra i reparti le cose vanno bene. Contro il Bari il collegamento tra i reparti è mancato, contro il Palermo no.
La crisi di Milito è un po’ depressiva o perché non è al top?
La stagione di Milito è stata travagliata, con infortuni uno dietro l’altro che lo condizionano e gli tagliano il ritmo. Nell’ultimo caso poi ha avuto anche la febbre per tre giorni, che ha condizionato le cure. Lo vedo bene, negli allenamenti non si tira mai indietro.
Come sta Thiago Motta?
La condizione di Motta è migliore rispetto al passato e sia lui che gli altri hanno recuperato.
Quanto c’è di suo merito nell’esplosione dello scorso anno di Borriello?
Borriello lo conosco da quando è nato calcisticamente. E’ venuto fuori più tardi di quanto doveva e la maturazione è stata tardiva. A Genova era andato bene, ma lo scorso anno…
Qual è la dote migliore della Roma?
La Roma ha tante alternative e una rosa ampia e varia. Possono cambiare modulo anche durante la partita, un po’ come noi.
Eto’o a Bari era arrabbiato per il cambio?
Non credo, ma non siamo in un convento. Se bisogna arrabbiarsi, ci si arrabbia. Dispiace per l’ammonizione che poteva essere evitata.