IL TEMPO. Stangata Mexes

IL TEMPO – Mentre il futuro della Roma è sempre più americano, il presente di Trigoria è pieno di spine. Ogni giorno ce n’è una. Se Adriano che chiede di proseguire le cure alla spalla destra a Rio de Janeiro non è già abbastanza, ci pensano i due turni di squalifica a Mexes a caricare ulteriormente l’ormai quotidiano quantitativo di gatte da pelare per la Roma. La richiesta di un infortunato di andare dall’altra parte del mondo e la mazzata di un difensore titolare su cui non poter contare contro Inter o Napoli – a meno che il ricorso non regali un miracolo – per aver proferito «un epiteto insultante» al quarto uomo Guida al termine di Roma-Brescia. Tutto nel giro di 48 ore. Il raccolto delle ultime 24 di passione, però, inizia da Adriano. Se mercoledì era stato il giorno della richiesta di tornare in Brasile, ieri doveva essere quello della risposta della Roma. Il giocatore, infatti, si è presentato a Trigoria in compagnia dell’agente Roberto Calenda e ha spiegato i motivi del perché vorrebbe avere un permesso per volare a Rio: là c’è il suo fisioterapista di fiducia, lo stesso del Flamengo. Bruno Conti, Gian Paolo Montali e Daniele Pradè hanno ascoltato ma, alla fine, hanno deciso che per ora l’Imperatore deve restare a Roma. Nei prossimi cinque-dieci giorni sosterrà degli esami specifici e poi si valuterà di nuovo. Se in seguito la Roma acconsentirà, sarà solo per qualche giorno e non di più. Adriano, dal canto suo, non può permettersi colpi di testa come il partire senza autorizzazione perchè si troverebbe a fare i conti con la spada di Damocle delle famose clausole di rescissione unilaterale in favore della società in caso di inadempienza. Per adesso, intanto, il brasiliano continuerà a svolgere il programma di recupero a Trigoria e tra un paio di settimane si toglierà il tutore. E mercoledì notte, insieme a parecchi altri compagni di squadra, ha preso parte ai festeggiamenti per il compleanno di Juan in una discoteca dell’Eur. La vicenda Mexes, invece, nasce qualche ora prima. Più precisamente al triplice fischio finale di Roma-Brescia. Il francese è imbufalito per i tre minuti di recupero e se la prende con il quarto uomo Guida. Mexes perde il controllo, urla ad altissima voce e viene fermato prima che sia troppo tardi sulla porta della spogliatoio della quaterna arbitrale. L’arbitro De Marco scrive tutto, brutte parole comprese, sul referto. Morale della favola: due giornate di squalifica. Bye Bye Inter e, se non ci saranno miracoli, bye bye Napoli. La Roma, comunque, presenterà ricorso, ma le speranze di uno sconto sembrano davvero ridotte al lumicino. Mexes, come da regolamento interno, verrà multato ed è stato redarguito dalla società. Intanto, sempre a proposito del biondo di Tolosa, non è da escludere che l’incontro con il procuratore Jouanneaux possa subire un nuovo ritardo. La questione del rinnovo potrebbe passare ai nuovi proprietari.

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