LIGA, il Real Madrid perde il treno a Pamplona

Nel regno di Navarra gli uomini di Mourinho incappano nella loro seconda sconfitta stagionale; la prima era stata quella sonante patita contro il Barcellona, un Barcellona che ora è lassù, a sette lunghezze da los blancos. Il Real Madrid appare, nel primo tempo, abbastanza appannato: fatica a costruire gioco e, anzi, rischia molto in difesa, per colpa anche di un Casillas stranamente disattento. Le uniche occasioni da gol de los merengues nella prima frazione di gioco sono quelle che capitano sui piedi di Benzema e Cristiano Ronaldo, entrambe parate dal portiere di casa. Nella ripresa, poi, è l’ Osasuna a rendersi pericoloso e a trovare la via del gol al 62′, quando Camuñas lascia partire un gran tiro che beffa Casillas e che provoca le proteste dei difensori madridisti, che avevano ravvisato un fuorigioco dei giocatore di casa. Ma per il direttore di gara, e a ragione, la posizione è regolare, il gol è convalidato e il Real è sotto a Pamplona. Subito il gol, Mourinho corre ai ripari: fuori Di Marìa, Lass e Arbiol, dentro Adebayor, Kakà e Xabi Alonso. Le sostituzioni effettuate dal tecnico portoghese sembrano rinvigorire la squadra, che comincia a costruire palle gol. Prima Ozil prova a colpire con un gran tiro, che termina fuori; poi è la volta di Ronaldo, che lascia partire un bel rasoterra, ma anche in questo caso manca la precisione. Dopo le occasioni mancate dal Real, è l’Osasuna che ha sui piedi la palla che condannerebbe definitivamente gli uomini di Mou, ma Arbeloa si immola sul tiro di Vadocz, che aveva calciato a botta sicuro con Casillas battuto. Il direttore di gara concede cinque minuti di recupero, durante i quali i giocatori dell’Osasuna fanno di tutto per tenere los meregues lontani dalla propria porta: e ci riescono. Il Real non riesce più a colpire e incappa in una sconfitta che lo condanna ad assistere alla

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