MAURO ZARATE racconta a Calcio Italia i retroscena di un possibile addio.
“Quando andai via dal Velez, per andare all’Al Saad, dicevano in argentina che tutti si sarebbero dimenticati di me, perchè a nessuno interessa cosa accade in Qatar”. Ma la sua strada, poi, si è incrociata con quella della LAZIO.
Di difficoltà ce ne sono state tante, con BALLARDINI, prima, e con REJA, poi. “Devo ammettere che l’anno scorso volevo andarmene. Non ero felice di come la stagione era finita. Avevo avuto dissapori con REJA, non avendo giocato molto nel finale del campionato. Quando il mio agente mi chiese se volevo lasciare la Lazio, gli dissi di si. Mi rispose che dall’Inghilterra c’era un’offerta. Il presidente Lotito non mi lasciò andare via. E’ un uomo dai saldi principi, lotta per quello che vuole. Mi dimostrò di tenere tantissimo a me, mi voleva ancora nella Lazio. Ho un rapporto splendido con il presidente”.
L’attaccante argentino parla della LAZIO e del suo percorso personale. “Due anni fa giocavamo molto bene, ma, purtroppo, perdevamo tante gare. Ora siamo piu’ accorti, piu’ disciplinati tatticamente e abbiamo capito di dover correre molto di più, inseguendo ogni pallone, ed impegnandoci anche a difendere. Sono felice di essere al servizio dei miei compagni,e di giocare dove il mister vuole che giochi. Anche se segno poco non importa, sono contento che abbiamo piu’ punti. I nostri screzi? Erano dovuti al fatto che volevo giocare dove volevo. Due anni fa avevo piu’ libertà. La colpa di questo mio modo di esprimermi è anche dovuta alla differenza col calcio inglese. In Italia non c’è la possibilità di inventare come in Inghilterra. Qui ti raddoppiano, ti triplicano. Li invece si gioca per divertire la gente. Sicuramente, un giorno, mi piacerebbe giocare nuovamente in Premier League”