GIOVANISSIMI NAZIONALI LAZIO, i biancocelesti cadono contro la capolista

Nella nona uscita stagionale, la Lazio di mister Fabbro viene fermata in casa dalla Fiorentina, dalla pioggia e dall’arbitro. I toscani in un quarto d’ora si portano sul due a zero, grazie alla doppietta del possente numero dieci Gondo; nella ripresa aumenta la pioggia e con essa le valutazioni errate del direttore di gara, che in almeno un paio di occasioni sbaglia la valutazione di due fuorigiochi degli attaccanti laziali. Fatto sta che i viola proteggono il risultato fino alla fine e restano in testa alla classifica, mentre i biancocelesti subiscono la seconda sconfitta consecutiva.

 
IL TABELLINO.
 
LAZIO: De Angelis, Perocchi, Patrizi, Gattamelata (7’st Valentini), Mattia, Bonacini, Tentoni, Stetsula (1’st Ponziani), Di Vito, Murgia, Palombi (1’st Milani). A disp.: Mastropietro, Costalunga, Lazazzera, Lucarini. All.: Fabbro.
 
FIORENTINA: Chessa, Proietti (25’st Miccinesi), Segoni, Gigli, Berardi, Pellegrino (15’st Razzamelli), Papini (30st Voltolini), Bango (32’st Peralta), Di Curzio (12’st Cacchiarelli), Gondo, Posarelli (27’st Rotesi). All.: Guidi.
 
ARBITRO: D’Ottavi di Romauno.
 
MARCATORI: 2’pt, 15’pt Gondo. 
 
AMMONITI: Di Vito.
 
LA CRONACA.
  
PRIMO TEMPO.
Contro la squadra degli ex biancocelesti Chessa, Proietti e Di Curzio, mister Fabbro apporta qualche modifica all’undici titolare: Patrizi prende il posto di Costalunga in difesa, a centrocampo Stetsula viene preferito a Lucarini e in attacco Di Vito dà un tempo di riposo a Milani. Il campo è pesante a causa della pioggia che non lascerà tregua per tutto lo svolgimento dell’incontro e nei primi minuti di gioco è la maggiore presenza fisica dei ragazzi di Guidi a fare la differenza. Infatti, dopo soli due minuti, Gondo scatta sul filo del fuorigioco (o forse al di là della linea dei difensori laziali) a dalla sinistra lascia partire un diagonale potente che spiazza De Angelis e gonfia la rete. I padroni di casa provano subito a reagire e al 10′ guadagnano una punizione dal limite: alla battuta va Patrizi, che calcia di poco alto sulla traversa. Ma dopo questo guizzo biancoceleste, è la Fiorentina a trovare il gol del due a zero grazie allo stesso Gondo, che entra in area e supera il portiere in uscita con un bel pallonetto che va a gonfiare la rete tra le proteste dei giocatori di casa, che rimproverano ai viola il poco fair play dimostrano visto che Tentoni era rimasto a terra prima del tiro dell’attaccante ospite. La Lazio non ci sta e alza la testa: al 20′ Di Vito si dirige in velocità verso la porta avversaria, anticipa Chessa (che probabilmente commette anche fallo uscendo goffamente) e trova la forza per calciare, ma il suo rasoterra colpisce in pieno il palo e l’azione sfuma. Poco dopo è lo stesso numero nove laziale a servire un ottimo assist per Palombi, che si coordine bene e dalla sinistra conclude di girata, non centrando, però, lo specchio della porta. Il primo tempo termina così sul due a zero per i viola.
 
SECONDO TEMPO.
  
Nella ripresa Fabbro tenta di correre ai ripari, inserendo Ponziani, al posto di uno spento Stetsula, e Milani, che rileva Palombi; nessun cambio, invece, per la compagine toscana. Dopo qualche minuto di sostanziale equilibrio, il primo tiro degno di nota è quello scoccato proprio dal neoentrato Ponziani, che dalla trequarti conclude di potenza, senza trovare lo specchio della porta. E’, poi, l’undici viola a portarsi in avanti con insistenza, ma le conclusioni dalla lunga distanza di Posarelli e Di Curzio non impensieriscono De Angelis. Col passare del tempo la pioggia aumenta, ma a diminuire è l’intensità del gioco di entrambe le squadre, che non trovano più gli spazi utili per fare male. Solo attorno al 20′ la Lazio riesce a venir fuori e lo fa con Di Vito, che scatta in velocità e rinnova il duello con Chessa: stavolta ad avere la meglio è l’attaccante laziale, che supera il portiere e insacca, ma l’arbitro non è della stessa opinione e non solo invalida il gol alla Lazio, per un più che dubbio fuorigioco, ma ammonisce anche il numero nove locale, reo di aver calciato a rete dopo il suo fischio. Attorno alla mezz’ora, la formazione guidata da Fabbro prova di nuovo a rendersi pericolosa dalla lunga distanza e sempre con Ponziani, che colpisce bene la sfera di destro, ma manca la precisione e il pallone finisce alla destra di Chessa. Negli ultimi minuti di gioco, è la Fiorentina a portarsi in avanti in un paio di occasioni col solito Gondo, che per due volte parte in contropiede e si dirige pericolosamente verso la porta avversaria, ma in entrambi i casi è bravissimo De Angelis a scegliere bene il tempo dell’uscita e a neutralizzare l’attaccante viola. Ciò nonostante, arriva la sconfitta per la Lazio, che resta ferma  a quota diciassette punti.
 
LE PAGELLE:
 
DE ANGELIS: 6.5. Non ha colpe sui due gol messi a segno da Gondo e, anzi, negli ultimi minuti di gara si fa trovare pronto proprio sugli attacchi nel giocatore viola.
 
PEROCCHI: 6. Poco preciso nel primo tempo in occasione del gol del vantaggio ospite, nella ripresa si disimpegna bene.
 
PATRIZI: 6.5. Fabbro lo premia con un posto da titolare e lui ricambia il mister con una bella prestazione; gli manca il gol su punizione che poteva riaprire la partita.
 
GATTAMELATA: 6. Il suo apporto difensivo è importante, anche se contro i potenti attaccanti viola soffre nel primo tempo, come tutta la difesa laziale. (7’st VALENTINI: 6. Dà maggiore forza al centrocampo di casa.),
 
MATTIA: 6. Come sempre la presenza del capitano dà sicurezza alla squadra, ma in questa gara manca il suo apporto all’azione offensiva laziale.
 
BONACINI: 6. Mette la sua maggiore possenza fisica al servizio della squadra e il suo aiuto dietro è utile soprattutto nel secondo tempo
 
TENTONI: 6. Sta tornando piano piano a essere il giocatore che lo scorso anno illuminava le azioni della Lazio, ma in questa gara soffre un po’ la fisicità dei difensori viola.
 
STETSULA: 5.5. Non entra ancora nei meccanismi di gioco della compagine capitolina e impiegato dietro le punte non riesce mai a fornire palloni giocabili ai suoi compagni. (1’st PONZIANI: 6.5. Il suo ingresso in campo dà forza alla linea mediana laziale; peccato per le conclusioni sfortunate che potevano riaprire l’incontro)
 
DI VITO: 6.5. Ottima prestazione la sua; dopo qualche gara sotto tono, contro la capolista si esalta ed è il giocatore più pericoloso dell’attacco laziale; peccato che la sfortuna in questa partita abbia colpito tutta la squadra.
 
MURGIA: 6. Fornisce molti palloni giocabili sia nel primo tempo che nella ripresa, ma non riesce mai ad andare al tiro e a impensierire la porta difesa da Chessa.
 
PALOMBI: 5.5. Non è ancora al meglio e si vede, ma almeno entra nel vivo dell’attacco biancoceleste con più continuità. (1’st MILANI: 6. Rispetto alle altre partite disputate, compie un lavoro più oscuro, gioca per la squadra e va a recuperare palloni a centrocampo, ma questo gli impedisce di incidere sotto porta.  )
   
                                                                                                                                                    Linda Borgioni
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