DOPING. CIPOLLINI: un mito in pezzi

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Trasfusioni, Epo, ormoni Dieci anni dopo è fango sulla stagione mondiale

(getty images)
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RASSEGNA STAMPA – Da Super Mario a «Maria». E’ la metamorfosi di Cipollini, come emerge dalle carte della Guardia Civil spagnola. «Maria», il codice che il medico Fuentes aveva scelto per il velocista lucchese. E dietro alle tabelle 2002 del doping c’è il numero di fax di casa sua, a Lucca, con tanto di prefisso. I documenti che la Gazzetta dello Sport pubblica in esclusiva sembrano inequivocabilmente svelare, per la prima volta, il trattamento dopante mese dopo mese di una stella del ciclismo mondiale, con carichi impressionanti di Epo, ormoni e anabolizzanti (per la forza), più le indicazioni sui pagamenti a Fuentes. Il 2002, cioè l’anno indimenticabile per Cipollini, con quel ritiro a sorpresa a luglio al quale neppure i suoi compagni avevano mai creduto. Un modo per togliersi dalla luce dei riflettori prima del grande rientro verso il Mondiale. Accompagnato, a quanto pare, dalle sacche di sangue. Mario Cipollini, contattato, ha preferito non commentare e ha rimandato il suo giudizio: vuole prima vedere i documenti.

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