Il tecnico bianconero ha parlato del calcioscommesse durante il ritiro di Chatillon
Prima conferenza stagiona di Antonio CONTE dal ritiro di Chatillon dove è al lavoro con la sua Juventus e dopo l’audizione in FIGC per il caso calcioscommesse.
Ecco le sue parole:
Sull’interrogatorio?
“Diciamo che sicuramente anche nei momenti più bui e più dolorosi di questa vicenda ho sempre avuto grandissima stima e grandissima fiducia in chi sta conducendo le indagini, in questa vicenda che sicuramente non è una bella vicenda, è una bruttissima vicenda. Però è sempre avuto grandissima fiducia. L’altro giorno sono stato chiamato in Procura, ho potuto esporre e chiarire punto per punto qualsiasi situazione, raccontando una verità penso assolutamente credibile. Io penso che la credibilità, un uomo, la conquisti durante l’arco di una vita, passo dopo passo. E io penso che nei miei 42 anni la mia vita sia stata molto ma molto credibile. La società, il presidente, 14 milioni di tifosi, sanno chi è il loro allenatore e penso che dopo questo chiarimento anche altri faranno le loro valutazioni”.
Sei sereno?
“Molto sereno, io sono molto sereno perchè ripeto, ho chiarito punto per punto, e quindi quando uno parla di verità, racconta la verità, è sereno con se stesso, anche se ciò che gli gira intorno sembra che non porti serenità. La coscienza però mi fa stare molto molto sereno”.
Pensi che ti avrebbero tirato in ballo se non fossi stato l’allenatore della Juventus?
“Guarda, io in questi mesi, in questo mese e mezzo, perchè ero in vacanza, prima eravamo attivi, perchè c’era il calcio giocato, c’era uno Scudetto da conquistare, c’era un finale di campionato da fare, quindi la testa era molto concentrata sugli aspetti sportivi. In questo mese e mezzo tantissimi pensieri mi sono passati per la testa. Infatti quando ho parlato di momenti bui, di momenti tristi, di momenti dolorosi, racchiudo questi pensieri. Però, ribadisco, che ho grandissima stima, ho grandissima fiducia, e ho sempre detto che chi sta facendo le indagini le sta facendo in maniera seria, in maniera corretta, anche a Cremona, infatti lì ci sono già stati esiti positivi e sono molto sereno. Parliamo di calcio? Non chiudendo il discorso perchè nei prossimi giorni ci potrà anche essere la possibilità di tornare sul discorso, però se parliamo di calcio saremmo contenti”.
In questi giorni si è parlato di una soluzione, del patteggiamento…
“Ma guarda, non c’è nessuna soluzione, non ci sono soluzioni”.
L’idea ti ha sfiorato?
“Ma queste sono cose che comunque non devono riguardare me. Io sono assolutamente sereno e tranquillo per quello che ho detto prima. Parliamo di calcio perchè è la cosa più bellà, è la cosa che a me interessa, con tutto che nei prossimi giorni, se sarà il caso, ritorneremo sull’argomento. Se sarà il caso”.
Su Del Piero
“Mi ha anticipato, perchè comunque volevo…. non ricordare, perchè comunque Ale è presente (ride, ndr)… è sempre presente e sarà sempre presente perchè Ale Del Piero rappresenterà la storia della Juventus. Mi preme, mi preme sottolineare, che sicuramente è molto strano dopo tanti anni che non ci sia, che non ci sia. lui l’anno scorso ha fatto una grandissima stagione, come ho detto sempre, insieme a Buffon ed anche a Pirlo. Ma lui è Buffon, sicuramente sono stati i due a cui fin dal primo giorno mi sono raccomandato, perchè erano miei ex compagni. Mi sono stati molto vicini, mi hanno veramente aiutato tantissimo, quindi il mio è un ringraziamento sentito nei confronti di Ale, per quello che ha fatto l’anno scorso, per quello che ha fatto in tutti questi anni nella Juventus. E’ una presenza che sicuramente manca, però sappiamo benissimo che bisogna sempre andare avanti nelle cose, nella vita, e io a lui auguro le migliori fortune perchè se le merita, per quello che ha fatto e per quello che sicuramente farà nel presente e farà nel futuro”.
Sulla situazione del mercato italiano con le big che hanno ceduto pezzi importanti
“Questo significa che la Juventus l’anno scorso ha fatto qualcosa di super straordinario, perchè i calciatori da 40-50 milioni ce li avevano gli altri, non ce li avevamo certo noi. Quindi se Thiago Silva è stato valutato 40 milioni, se Ibrahimovic viene valutato 30 milioni, significa che l’anno scorso abbiamo fatto qualcosa veramente di super straordinario. E penso che sia difficile a richieste del genere dire di no, per quello che è stato al Milan. Quando ti chiedono un giocatore e sono disposti a darti 40-45 milioni, diventa dura, però è la testimonianza anche che i top player ce li aveva il Milan. Maicon al Real Madrid, se andrà al Real Madrid, è tanta roba. Però guardiamo in casa nostra, cerchiamo di crescere, così come abbiamo fatto l’anno scorso, in una maniera anche molto molto spedita, però non dimentichiamo che la casa, il palazzo che vogliamo costruire, ha solamente un anno di costruzione. Siamo stati molto bravi a fare fondamenta importanti, a costruire dei piani, però il palazzo è ancora tutto da costruire, perchè consentitemi di dire che sento un po’ troppo entusiasmo, un po’ troppo entusiasmo che gira intorno. L’anno scorso abbiamo vinto lo Scudetto ed io non dimentico mai che due anni fa e tre anni fa siamo arrivati settimi. Quindi, quando si parla di obiettivi, cerchiamo di confermarci in Italia, che è uno step importante per noi… Confermarci in Italia è importante. Affronteremo per il primo anno con questo gruppo la Champions, cercando di affrontarla con grande entusiasmo, con grande voglia da parte di tutti, cercando di fare più strada possibile. E anche il terzo obiettivo, la Coppa Italia… cerchiamo di affrontare tutti gli obiettivi con grande determinazione, cattiveria e concentrazione, non dimenticando mai, mai, da dove siamo partiti e quello che ci ha portato a vincere lo Scudetto. Se saremo bravi, io per primo, a non dimenticare mai da dove arriviamo, allora io penso che ci potremo togliere delle soddisfazioni”.
Sulla Champions
“Con la società c’è sempre grandissima sintonia, grandissima conversazione quotidiana sul da farsi. Il fatto che siano arrivati questi giocatori mi rende molto felice, molto contento, perchè sono calciatori voluto insieme alla società. Detto questo, sul mercato è giusto che ne parliate con Marotta. Io so benissimo che c’è da fare, la società lo sa benissimo, quindi…c’è da fare”.
Sul calciomercato ed i top player
“Sì, io l’anno scorso feci una battuta, nel senso che tutti parlavano di top player, io parlavo di bas player, qualcuno mi accusò di essere ignorante in inglese. Ma ho fatto una battuta, se non si capiscono neanche le battute, è dura. L’anno scorso c’era la necessità di prendere un singolo giocatore e spendere tutto quello che avevamo – 35-40 milioni su un singolo giocatore -, oppure cercare di ripartire quella somma su cinque-sei giocatori. E la scelta che è stata fatta, penso sia stata una scelta appropriata, sia stata una scelta giusta, visti anche i risultati. Il top player dev’essere un top player non a livello economico, dev’ essere un top player a livello calcistico. Faccio un esempio: il Vidal della situazione l’anno scorso è stato pagato come un bas player, e invece in campo si è dimostrato come un top player. Ecco, io mi auguro che se non dovesse… preferisco che arrivi un top player da campo piuttosto che un top player a livello economico, perchè a volte pagare 40 milioni non significa che quei 40 milioni poi te li porti sul campo”.
Sorpreso dalle parole di Lucio, cosa potrà dare?
“Non abbiamo esitato un attimo nel prenderlo. Lui era entusiasta di sposare questo progetto di una squadra giovane che vuole continuare a vincere. Sono molto contento perché nel suo ruolo abbiamo preso un top player a zero euro. E’ arrivato con grande voglia e professionalità. E’ un professionista e quando un professionista cambia maglia deve sposare maglia, progetto e tifosi. E’ una questione di uomo e sono contento dell’accoglienza a lui riservata e sono convinto che farà una grande stagione”
Su Asamoah e Isla. Come si immagina l’ultima conferenza della stagione
“Due obiettivi centrati in pieno. Erano nella nostra lista, due giocatori molti forti che hanno caratteristiche fisiche, tecniche e umane che racchiudono il nostro pensiero. Siamo contenti anche se Isla viene da un bruttissimo infortunio è un grandissimo giocatore e lo aspettiamo sapendo che potrà dare tanto. Non ci saranno titolari e riserve, giocherà chi mi darà maggiori garanzia sia che sia campionato, Champions o Coppa Italia. Non dimentichiamo Giovinco che è un grande acquisto, sono contento di come si è mossa la società”
Sulle frecciatine di Zeman
“Diamo il ben tornato a Zeman in Serie A, ma le risposte migliori vanno date sul campo”
Su Giovinco
“E’ un giocatore fortemente voluto da me e dalla società, come tutte le operazioni. Sono molto contento perché tutte le operazioni sono state spiccie. Giovinco è un giocatore molto tecnico, veloce e bravo nell’uno contro uno, fa gol e fa fare gol. Penso sia un giocatore determinante, con una singola giocata ci fa prendere una punizione o un rigore ed ha margini di crescita importanti. Arriva qui sapendo che trova un allenatore e una società che lo hanno fortemente voluta. Le scelte saranno fatte dai piedi fino al collo. La maglia numero 10? E’ un non problema, decideremo io e la società”
Manca un attaccante da doppia cifra
“Vedendo la stagione passata potrei dirti di no. Dopo il Milan siamo il secondo miglior attacco e abbiamo fatto bene. L’anno prossimo c’è sempre da migliorare in tutti i reparti e cercheremo di migliorarci facendo più allenamento e potrebbe arrivare qualcuno davanti che ci potrebbe aiutare”