Il portiere giallorosso ha aggiunto: “Per noi le sfide contro i tedeschi sono particolari, c’è sempre stata una grande rivalità…”
Come i suoi compagni De Rossi, Borini e Kjaer, il portiere giallorosso Maarten Stekelenburg in questi giorni è impegnato agli Europei. Il giocatore ha parlato del match di questa sera contro la Germania e anche della precedente sfida contro la Danimarcaal sito uefa.com. Ecco le sue dichiarazioni:
Avete avuto un paio di giorni per riflettere sulla gara contro la Danimarca. Cosa provi a ripensarci oggi?
È dura da digerire, siamo stati nettamente superiori. Nonostante ciò non siamo riusciti a segnare, e purtroppo nel calcio chi sbaglia paga. Siamo stati sfortunati, non meritavamo di perdere, ma alla fine è andata così.
Quali sono i meriti della Danimarca?
Si sono difesi molto bene. Abbiamo provato a metterli sotto pressione, ma in quelle condizioni climatiche, calde e umide, non era facile. Nel secondo tempo abbiamo concesso più spazi e loro sono stati bravi ad approfittarne.
Passiamo alla gara contro la Germania. Cosa ne pensi?
Sono molto fiducioso, in allenamento l’ho avvertito chiaramente. Abbiamo assoluto bisogno di ottenere un buon risultato e faremo di tutto per riuscirvi. Per gli olandesi, le sfide contro la Germania sono sempre qualcosa di particolare.
Cosa le rende così speciali?
Lo sono anche per loro, non solo per noi. C’è sempre stata grande rivalità tra le due nazionali, fin dai tempi di [Willem] Van Hanegem, anche se negli ultimi anni le cose si sono un po’ tranquillizzate. Quando un giocatore subisce un fallo, i tifosi si accendono e gridano come pazzi. I tedeschi adorano queste situazioni, ma sinceramente credo che anche i nostri, in una situazione simile, si comporterebbero allo stesso modo. È comunque una rivalità che io non sento particolarmente.
Che tipo di partita ci dobbiamo aspettare?
Inizieremo la gara come contro la Danimarca, ma dovremo fare attenzione perché la Germania è davvero pericolosa in contropiede. Dovremo bloccare sul nascere le ripartenze, sono una delle loro armi migliori. Contro la Danimarca, Klaas-Jan Huntelaar è entrato a partita iniziata.
Che contributo potrebbe dare, dovesse partire nell’undici titolare?
Non spetta a me il compito di decidere la formazione, è compito del tecnico scegliere tra [Robin] Van Persie e Huntelaar. A calcio si gioca in 11, e ci saranno sempre altri 12 giocatori che vorrebbero scendere in campo dall’inizio, ma queste sono le regole.
I pericoli maggiori potrebbero giungere da Mario Gomez, a segno contro il Portogallo. Quanto a fondo lo conoscete?
E i suoi compagni di squadra? Li conosciamo tutti molto bene. Abbiamo parlato di Gomez, però potremmo nominare anche Van Persie o Huntelaar. Non è questo il problema: la Germania ha un’ottima squadra, con alcuni grandi giocatori, ma noi non siamo da meno.