LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il vice Conte: “A pensar male ricordo anche episodi con i nerazzurri”. E sulla sfida col Nordsjaelland: “Saremo cattivi”…
RASSEGNA STAMPA – Alessio chiama in testa al gruppo la banda Stramaccioni: “L’Inter entra di diritto fra le favorite per lo scudetto. Con la rosa che si ritrova non può essere altrimenti. Guardate anche solo l’attacco: Milito, Palacio, Cassano, e fuori ci sono Coutinho e Sneijder, per non parlare del resto dei giocatori”. Come dire: fuori dall’ombra cari nerazzurri, non vi potete più nascondere, avete pure voi l’obbligo di puntare al titolo. Fronte arbitrale: mal digerite le ultime uscite di Moratti riguardo agli errori pro Juve. “Bisogna anche saper vincere — continua Alessio —. Il Presidente dell’Inter dice che la mancata espulsione di Lichtsteiner è stato un errore voluto? Seguendo questo ragionamento, avremmo dovuto pensare la stessa cosa l’anno scorso, a San Siro, quando Marchisio venne falciato in area da Castellazzi: fallo nettissimo, da rigore più espulsione del portiere interista; l’arbitro fece invece proseguire. Si parla tanto di difendere i direttori di gara, ma bisogna proteggerli sempre… E rimanendo all’Inter, ricordo un calcio di rigore recentemente non dato al Catania a Milano e pure il netto fuorigioco di Nagatomo contro la Sampdoria. Dobbiamo pensare male? Credo di no. Quindi, lasciamo stare gli arbitri. E difficile per loro restare sereni se durante la settimana non si fa altro che polemizzare su questa o quella decisione. Lasciamoli lavorare e tutti ne trarremo sicuramente dei benefici”. Accanto ad Alessio c’è Bonucci: “L’errore è umano — spiega il difensore azzurro —. Io credo che gli arbitri italiani siano i migliori a livello europeo. La Juventus, come società, ha uno stile e lo ha portato avanti anche quando è stata messa all’angolo, negli anni passati, senza vere e proprie colpe. Non ha mai detto ciò che la società Inter ha sostenuto in questi due giorni. Il calcio va goduto come sport e non attraverso polemiche”. Non deve però passare in secondo piano il Nordsjaelland. Anche solo un mezzo passo falso stasera e la frittata è fatta. “Sì, poche storie — dice Alessio —, è una gara da vincere, in tutti i modi. Andremo in campo determinati, cattivi. Non dobbiamo pensare a niente, contano i tre punti e basta”. Ma l’eventuale eliminazione dalla Champions League sarebbe da considerare un fallimento inaccettabile? “Ripeto, vogliamo andare avanti. Non va però dimenticato che il nostro percorso di crescita non è ancora finito. E se sento dire da Mancini e Ancelotti che ci vogliono parecchi anni per costruire una squadra da Champions…”. Non fa una piega. Vai poi però a spiegarlo ai tifosi…