Le parole del bomber nerazzurro a due giorni dalla stracittadina…
Diego MILITO ha parlato del derby di Milano in programma domenica nel posticipo della settima giornata ai microfoni di Sky Sport.
Ecco le sue parole:
Il derby che senti essere stato quello più importante?
I derby sono tutti belli, soprattutto quando si vincono. Li ricordo bene tutti, magari il primo, quello che abbiamo vinto quattro a zero nel 2010. È stata una partita, secondo me, giocata benissimo da parte nostra. Questa è stata magari la partita che ricordo con tanto affetto perché era il mio primo derby ufficiale e abbiamo fatto una grandissima partita.
Stramaccioni lo scorso anno preparò molto bene il derby. Quale fu il segreto di quella vittoria?
Ricordo una settimana serena. Lui è molto bravo a preparare le partite e noi siamo arrivati tranquilli al derby, sapendo che dovevamo vincere per forza per poter lottare ancora per la Champions, che poi non è arrivata. Abbiamo preparato molto bene la partita, il Milan si giocava anche il campionato. La ricordo come una bella partita.
Cassano secondo te come lo vivrà? Ne avete parlato?
Non ne abbiamo ancora parlato, ma sicuramente sarà per lui una partita speciale dopo quello che ha vissuto al Milan. Sicuramente può essere un uomo chiave per noi per il derby, perché stiamo parlando di un grandissimo attaccante e di un grandissimo giocatore che può fare la differenza in qualsiasi momento.
Timori particolari nell’affrontare un ex compagno di squadra come Pazzini?
Timore no, ovviamente rispetto. Conosciamo benissimo il “Pazzo”, è stato con noi quasi due anni, conosciamo il suo valore e quello che può fare dentro il campo. Un grandissimo attaccante cui dobbiamo stare attenti perché può farti male in qualsiasi momento.
Glielo manderai un messaggio per dirgli di stare un po’ tranquillo?
Sicuramente parleremo prima della partita e io gli auguro tutto il meglio possibile, dopo il derby ovviamente.
Che sensazione avete sulla forza dell’Inter e quello che la squadra può dire nel derby e in questo campionato?
Sicuramente è presto per dirlo perché siamo una squadra in fase di costruzione. Sono arrivati tanti giocatori nuovi, quindi parlare di Scudetto mi sembra un po’ presto, bisogna vedere più avanti. Ovviamente l’Inter è obbligata a lottare.
Temete più Juve o Napoli?
Noi rispettiamo tutti. Stiamo parlando di due grandissime squadre che lo stanno dimostrando e lo hanno dimostrato negli anni passati. Rispettiamo loro, ma rispettiamo la Lazio e la Roma. Sono squadre che sicuramente lotteranno insieme a noi e insieme al Milan fino alla fine.
Adesso, per l’età e per l’esperienza, sei veramente al centro del progetto Inter. Te lo aspettavi che un allenatore come Stramaccioni ti facesse sentire così importante per la sua idea di calcio?
È ovviamente motivo di orgoglio che, sia il mister, sia la società, continuino a puntare su di me a trentatré anni. Sicuramente sono da ringraziare e io devo dimostrare di essere all’altezza ogni giorno in allenamento e ogni domenica in campo.
Se fai gol e decidi il derby hai già una dedica particolare?
No, mi piacerebbe tantissimo ovviamente vincere il derby. È una cosa unica vincere il derby, soprattutto per i tifosi, per quello che significa. La cosa principale è vincere, poi se segno molto meglio, ma la cosa più importante sono i tre punti.