Juventus, Barzagli: “Emozionato”, Buffon: “Orgoglioso”

Andrea Barzagli (getty images)
Andrea Barzagli (getty images)

NOTIZIE JUVENTUS – E’ il giorno del rinnovo di Andrea Barzagli e Gianluigi Buffon in casa Juventus. I giocatori in conferenza stampa esprimono la loro gioia dopo il rinnovo del contratto.

Andrea Barzagli: “Sono orgoglioso di essere alla Juventus. Dopo cinque anni vogliamo proseguire, l’emozione di giocare allo Stadium è stata grande sin dal primo giorno. Non vedo l’ora di scendere in campo per il prossimo obiettivo, la finale di Coppa e il futuro campionato. Ringrazio il presidente per le belle parole. Il difensore più forte in circolazione? Fa piacere, ma non mi sento e non mi sono mai sentito il difensore il più forte. Imparo dai miei compagni e dagli avversari. E’ una crescita continua che spero di proseguire. Lo zoccolo duro fa la differenza? C’è uno zoccolo duro, ma tutti quelli che sono arrivati si sono messi al nostro pari. Sta poi al singolo giocatore adeguarsi all’Italia. A noi ci spinge una società che è la nostra vera base. Il ruolo del difensore? Abbiamo una grande storia di difensori. Non è detto che ogni dieci anni arrivino i Maldini, i Baresi e i Costacurta. Il settore giovanile deve dare gli strumenti e i tempi cambiano, è molto difficile marcare a uomo in area. In Germania, dove ho giocato, ci sono le seconde squadre. I ragazzi si abituano già alla pressione e fanno esperienza. I nostri non hanno quelle possibilità. Dopo Sassuolo? Che sono arrivati i risultati. Abbiamo inanellato una striscia incredibile che ci ha portato alla conquista dello scudetto“.

Gianluigi Buffon: “Un giocatore riesce a esprimersi a grandi livelli quando con sé ha compagni di livello. La mia storia alla Juve la conoscono tutti, spero possa concludersi al meglio. La scorsa volta ero con Chiellini e il presidente, oggi sono con Barzagli e il presidente, ancora una volta. Il rispetto che ci lega è qualcosa di gratificante. Lottiamo tutti i giorni per raggiungere i nostri obiettivi. Il decimo scudetto il prossimo anno? Iniziamo con calma il prossimo anno. Sarebbe una grande soddisfazione: su 16 stagioni vincerei 10 scudetti e una serie B. Numeri che rappresentano una continuità incredibile. Lo zoccolo duro fa la differenza? Credo possa incidere, i ragazzi sanno alla perfezione cosa voglia dire rappresentare questa maglia. Credo che la forza la dia solo il campo. Il carattere e il carisma ci vogliono ma è il campo che dà le risposte più grandi. La forza nello spogliatoio c’è fino a quando il campo dirà che siamo importanti. Il Pallone d’Oro? Non provo nessun senso di ingiustizia. Ho avuto una carriera brillante. Ci sono andato vicino alcune volte, se non l’ho vinto non ho fatto abbastanza. Non cerco la malafede. Avrei dovuto far meglio, forse. Il record di presenze? Facendo due conti non ci arriverei. Il desiderio è quello di migliorare ancora. Spesso e volentieri rifuggo quando mi tirano in ballo in merito a confronti con Neuer, Courtois o altri portieri. Preferisco accantonare i paragoni. Vincere la Champions? Alla Juve di migliorare sotto l’aspetto dell’attenzione, della tenuta nervosa. Per quanto mi riguarda, facendo una riflessione su quella sconfitta (Monaco, ndr), mi sono accorto di aver commesso un errore madornale. Dopo il 2-2 di aver subito la rete, mi sono fatto sopraffare da una delusione. Questo è qualcosa che mi porterò dietro per i prossimi anni“.

Gestione cookie