Roma, Nainggolan: “Avrei potuto essere a Zaventem”

Radja Nainggolan, centrocampista della Roma
Radja Nainggolan, centrocampista della Roma (getty images)

NOTIZIE ROMA – Intervistato questa mattina da “La Gazzetta dello Sport”, il centrocampista della Nazionale belga e della Roma Radja Naiggolan torna a parlare degli attentati di ieri ai Bruxelles e svela un retroscena inquietante: “Se non avessi avuto unimpegno con il mio sponsor, avrei potuto trovarmi all’aeroporto di Zaventem anch’io. Sì, perché proprio a causa dell’evento a cui dovevo partecipare sono arrivato un giorno prima in Belgio, ma ad Anversa. Altrimenti, avrei preso un volo di mattina da Roma e sarei atterrato direttamente a Bruxelles. Il ritiro era fissato alle 12, proprio nell’albergo di fronte allo scalo. Ho tanti amici che lavorano all’aeroporto, conosco un sacco di persone. E spero stiano tutti bene, perché qui non si riesce a parlare con nessuno. Non si conoscono neppure i nomi delle vittime, mi auguro sia tutto ok”.

Così sulla possibilità che Euro 2016 si giochi a porte chiuse: “Mi piace giocare, non so stare senza. Ma vorrei non ci fossero rischi. Euro 2016 a porte chiuse? Sarebbe triste Con gli stadi vuoti non sarebbe la stessa cosa, non sarebbe un messaggio di pace”.

L’amichevole con il Portogallo: “Il ritiro è sospeso fino a nuovo ordine. E ora non sappiamo cosa dobbiamo fare. Andare a Bruxelles lo stesso? La partita con il Portogallo sarà annullata? Qui gli spostamenti sono difficili, è tutto blindato”.

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